Salve a tutti,
in questa settimana si entra nel vivo del dibattito parlamentare sul Dl dignità che adesso è all’esame della Camera ma già la prossima settimana arriverà in Senato.
Le proteste degli imprenditori veneti hanno tenuto banco nell’attualità politica.
E’ il Nord che produce, il Veneto locomotiva d’Italia, che al di là dei colori politici ha fatto sentire la propria voce per CONTESTARE IL DECRETO DIGNITA’ che, come ho sempre detto, TRADISCE IL PROGRAMMA DEL CENTRODESTRA.
Ieri ho partecipato, insieme ad altri colleghi parlamentari del gruppo di Forza Italia, a una conferenza stampa che si è tenuta a Mestre, alla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Non a caso, è stato scelto il Veneto per organizzare questa conferenza. Come sappiamo, infatti, dal Veneto è partito il coro di NO a un provvedimento che NON CREA LAVORO MA AUMENTA LA PRECARIETA’.
Qualche giorno fa è stato lanciato un appello a tutti i parlamentari dal presidente di Confartigianato, Agostino Bonomo. E’ una richiesta di aiuto che non può cadere nel vuoto! E’ l’Sos delle piccole e medie imprese che rappresentano il cuore del tessuto produttivo della nostra regione.
Il problema del decreto Di Maio è solo la punta dell’iceberg.
Il nodo centrale è che sulle POLITICHE ECONOMICHE questo Governo non ha una linea precisa, non segue, almeno finora, una strategia chiara e condivisa al suo interno.
Basti pensare alla questione delle INFRASTRUTTURE, un tema che per noi veneti è centrale (penso alla Tav Brescia Padova o, ancora, alla Pedemontana e alla Strada regionale 10): sono tutte opere fondamentali per il nostro territorio. Nel programma elettorale dei grillini – presentato agli elettori lo scorso 4 marzo – c’erano 13 grandi opere da bloccare. Tra queste c’è l’Alta velocità Brescia Padova. Da sempre, i rappresentanti locali dei grillini – il movimento dei “NO” – si è opposto alla realizzazione di queste opere.
Nel programma elettorale che il CENTRODESTRA UNITO ha presentato agli elettori, al contrario, le INFRASTRUTTURE rappresentano una leva importante per la crescita, una condizione necessaria per essere al passo con l’Europa e, ancor di più, per sviluppare il nostro tessuto produttivo economico e sociale.
Le distanze, dunque, esistono e sono evidenti.
Ieri, a Mestre, abbiamo difeso LA LINEA DEL CENTRODESTRA perché non vogliamo tradire il patto con gli elettori – 1,4 milioni di elettori veneti – che lo scorso 4 marzo hanno votato per il centrodestra.
Noi come intendiamo farci paladini delle imprese del Nord e del nostro Veneto.
Perché crediamo che IL LAVORO LO SI CREA PARTENDO DALLE IMPRESE!
A dimostrazione di ciò c’è un dato: la nostra Regione, secondo le stime, nel 2018 crescerà dell’1,7% di Pil rispetto all’anno precedente.
Questi numeri ci dicono che il Pil veneto cresce di più rispetto a quello nazionale e credo che sia sufficiente questo dato per capire che sarebbe autolesionista se il Governo non dovesse ascoltare il grido di aiuto che è giunto nei giorni scorsi dagli imprenditori veneti!
Parliamo ora di GIUSTIZIA, un tema che però è sempre legato al tessuto imprenditoriale.
Nella scorsa legislatura è stata una delle battaglie che mi ha visto protagonista: parlo della riforma della geografia giudiziaria e della richiesta, giunta da più forze politiche, di riaprire il TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA.
Qualche settimana fa un Comitato di cittadini ha scritto una lettera appello al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Pochi giorni prima, riprendendo una battaglia che, purtroppo, ancora non ha avuto uno sbocco positivo, avevo posto nuovamente la questione sul tavolo del GUARDASIGILLI. Ho chiesto di rivedere il decreto ministeriale sulla geografia giudiziaria.
Riaprire il TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA vuol dire giustizia più efficiente e tempi più veloci prima di tutto per le nostre imprese nel TERRITORIO.
OPPORTUNITA’.
Come sempre ecco alcune notizie utili per chi cerca lavoro e per il mondo delle imprese.
Buona settimana!
Antonio De Poli