

Cari amici,
si è tenuto oggi, su mia iniziativa, un doppio appuntamento in Senato per la pre-opening di DIGITALmeet 2025, il più grande festival italiano dedicato al digitale e all’innovazione.
Due momenti, due sale simboliche del Senato della Repubblica, per un unico obiettivo: promuovere la diffusione delle competenze digitali come leva di crescita e di coesione sociale.
In Sala Caduti di Nassirya alla presenza del Presidente della Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet, Gianni Potti, e del professore Paolo Gubitta dell’Università di Padova, è stata presentata la tredicesima edizione del festival, che si terrà dal 20 al 25 ottobre 2025 con oltre 200 eventi e centinaia di speaker e volontari impegnati in tutta Italia.
Durante la conferenza è stata illustrata la ricerca “L’economia dei Digital Content Creators”, realizzata da InfoCamere e Università di Padova, che fotografa un settore in forte espansione: 25.000 imprese attive in Italia, in crescita del 185% in otto anni. Le regioni con la maggiore concentrazione di imprese sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Campania.
Nel mio intervento ho sottolineato come le competenze digitali siano fondamentali per ridurre il divario con l’Europa e con il resto del mondo:
“La conoscenza delle nuove tecnologie è essenziale per avere un ruolo nel mondo di domani, sempre più dominato dall’intelligenza artificiale. L’Italia, grazie al Governo di Centrodestra e all’impegno della Presidente Meloni, è stato il primo Paese dell’Unione Europea a dotarsi di una legge nazionale allineata all’AI Act europeo, definendo un perimetro chiaro di diritti, responsabilità e opportunità.”
Negli ultimi anni il nostro Paese ha compiuto passi significativi nella trasformazione digitale, passando dal 27° al 18° posto nel Digital Economy and Society Index (DESI). Un progresso importante, che testimonia l’efficacia delle politiche messe in campo dal Governo, ma che evidenzia anche l’urgenza di colmare il ritardo sul fronte delle competenze digitali, dove l’Italia si colloca ancora al 25° posto in Europa.
“Senza conoscenza e senza competenze non c’è futuro. La sfida ora è trasformare l’alfabetizzazione digitale da strumento di competenza individuale a leva di sviluppo sociale. Serve un Patto per la competenza digitale, con fiscalità agevolata per le imprese emergenti, investimenti e politiche capaci di connettere istruzione, università, innovazione e impresa.”
Lo studio presentato dall’Università di Padova e da InfoCamere conferma che migliaia di giovani, donne e professionisti stanno già costruendo nuove realtà imprenditoriali partendo dalle proprie competenze digitali. Si tratta di una generazione di “artigiani 5.0”, che attraverso la creatività e le tecnologie digitali contribuiscono a rafforzare la reputazione e la competitività delle imprese italiane.
Convegno “Competenze digitali e istruzione: verso una nuova alfabetizzazione”
Nel pomeriggio, presso la Sala Zuccari a Palazzo Giustiniano, si è svolto un momento di confronto dedicato al tema dell’educazione digitale, con i saluti istituzionali del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e gli interventi di Gianni Potti, Gianni Dal Pozzo (Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e AD Considi), Alessandro Sperduti (Università di Padova e Fondazione Bruno Kessler) e Carla Pampaloni (Federmanager Academy).
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, ha evidenziato l’importanza di un approccio consapevole al digitale:
“Avere confidenza con qualcosa è determinante per governarla e non esserne governati. L’alfabetizzazione digitale dei cittadini e delle imprese è imprescindibile: con la legge italiana sull’intelligenza artificiale, da un lato consentiamo un uso sicuro dell’AI per i cittadini, dall’altro attiviamo fino a un miliardo di euro di investimenti per PMI innovative e start-up nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza e delle telecomunicazioni.”
Nel mio intervento ho ricordato che:
“La vera sfida della transizione digitale non è soltanto tecnologica, ma profondamente umana. Possiamo disporre di infrastrutture avanzate, ma senza competenze diffuse rischiamo di ampliare le disuguaglianze invece di ridurle. Investire sul capitale umano significa dare a tutti la possibilità di essere protagonisti del cambiamento, non spettatori ai margini.”
DIGITALmeet 2025: un appuntamento per costruire il futuro digitale del Paese
DIGITALmeet si conferma come il più importante appuntamento italiano dedicato alla cultura digitale, un luogo di dialogo tra esperti, istituzioni, imprese e cittadini per affrontare insieme le sfide dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale.
Il festival è promosso da Fondazione Comunica con il sostegno di Considi, Caffè Diemme, Umana, Add Value, Laborability, WaYout Consulting, InfoCamere, Venice Promex, Camera di Commercio di Padova, Padova Looking Ahead & Beyond, Veneto Innovazione, Abbott, Open Fiber e Federmanager.
Il programma completo, costantemente aggiornato, è disponibile sul sito ufficiale www.digitalmeet.it e sui profili social Facebook, Instagram, LinkedIn e YouTube.
Hashtag ufficiale: #digitalmeet25
Una giornata di confronto e visione che conferma come l’Italia possa essere protagonista del cambiamento digitale, a patto di continuare a investire su competenze, formazione e innovazione: i pilastri su cui costruire un futuro più inclusivo, competitivo e sostenibile.
Antonio
INTERVISTA
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INTERVISTA ADNKRONOS
CONFERENZA STAMPA
CONVEGNO
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