“La storia di Franca Borin merita tutta l’attenzione da parte nostra. II suo sfogo nei social deve entrare nei palazzi della politica. Adesso che perderà il lavoro, percepirà un assegno di invalidità pari a 294 euro al mese, un importo che è ben al di sotto della soglia di povertà. E’ un’ingiustizia sociale inammissibile pensare che una persona debba scegliere tra assegno di invalidità e l’indennità di disoccupazione Naspi”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli commentando la vicenda della donna di Vicenza, Franca Borin, disabile che, una volta perso il lavoro, dovrà scegliere tra pensione di invalidità o indennità di disoccupazione. “Il principio che sta alla base della legislazione è sbagliato: non si può risparmiare sulla pelle dei più deboli. E’ fondamentale che sulle politiche sociali si inverta la tendenza per dare a queste persone e alle loro famiglie, come quella di Franca, un segnale di fiducia. Secondo la legislazione vigente, la disoccupazione è incompatibile con l’assegno ordinario di invalidità, ma è prevista la possibilità per l’interessato di esercitare il diritto d’opzione per il trattamento più favorevole”, spiega De Poli che annuncia: “Al nuovo Esecutivo dove non c’è più il Ministero della disabilità chiediamo di farsi carico della questione e di modificare la legislazione in atto superando questa incompatibilità tra Naspi-assegno di invalidità. Presenterò, la prossima settimana, alla riapertura dell’Aula di Palazzo Madama, un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo”, conclude.