“In Senato ho presentato, come gruppo Forza Italia-Udc, alcuni emendamenti a sostegno del comparto delle nostre Terme Euganee in crisi. Fra le nostre proposte c’è la deroga rispetto alla normativa vigente sull’assistenza di base alle cure termali di utilizzare il secondo ciclo di cura termale, a carico del Servizio sanitario nazionale, per il quadriennio 2020-2023, proprio allo scopo di agevolare la ripresa economica e il mantenimento dei livelli occupazionali degli alberghi termali”. A renderlo noto è il senatore Antonio De Poli (Fi-Udc) che aggiunge: “Le Terme Euganee sono il bacino termale più grande d’Europa: abbiamo il dovere di mettere in campo strumenti straordinari per difendere questo comparto. Un’altra proposta riguarda invece l’utilizzo delle acque calde in piscine natatorie. Nell’ambito di un progetto geotermico, si possono sfruttare, senza ricorrere ad opere di perforazione, le acque reflue degli stabilimenti termali per alimentare una rete di teleriscaldamento. Si tratta, fra l’altro, di una proposta che non comporta oneri per il bilancio dello Stato, cioè a costo zero. Sono prime misure che vanno, a mio avviso, nella giusta direzione: cioè sostenere un territorio che sta patendo moltissimo la crisi scatenata dal Covid con il calo vertiginoso di presenze turistiche negli ultimi mesi. Bisogna intervenire con urgenza: servono misure di sostegno per a tutela di albergatori e lavoratori”, conclude De Poli.