“Riconoscere la non imponibilità del credito di imposta che spetta alle imprese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro; cancellare le sanzioni per i contribuenti che, alla scadenza del 20 luglio, non sono stati in grado di onorare le scadenze fiscali a causa della mancanza di liquidità e, ancora, garantire che nella rinegoziazione dei finanziamenti a medio-lungo termine con le banche, la garanzia da parte dello Stato vada effettivamente a migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese. Sono alcuni degli emendamenti che come Forza Italia-Udc in Senato ho sottoscritto, insieme ad altri parlamentari, per rispondere alle necessità delle nostre piccole medie imprese artigiane che, più di tutte, stanno patendo la crisi. A renderlo noto, in un post su Facebook, è il senatore Antonio De Poli (Fi-Udc) che aggiunge: “A causa della mancanza di liquidità e della difficoltà di accesso al credito, le nostre imprese rischiano di rimanere soffocate, come un paziente senza ossigeno. In Parlamento abbiamo portato una serie di proposte concrete. L’attuale contesto di crisi – aggiunge De Poli – ha reso ancora più difficile la situazione. Noi chiediamo di ampliare le aree di attività dei Confidi in modo da aumentare il volume dei finanziamenti concessi e il numero di imprese direttamente finanziate o garantite dallo Stato. Infine, chiediamo – conclude De Poli – di ampliare la gamma di imprese che possono accedere alla garanzia pubblica su importi più contenuti con procedure semplificate e veloci, eliminando tutta quella burocrazia che, in questi casi, rischia solo di scoraggiare le nostre imprese. C’è bisogno di liquidità e abbiamo il dovere di assicurarla alle imprese in tempi brevi e certi”.