“Nel Dl Aiuti, in merito all’art. 41 riguardante il contributo a Province e città metropolitane per la riduzione del gettito di IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e RC auto, chiediamo al Governo, già dall’esame in Commissione Bilancio e finanze , in fase emendativa, di cancellare quei criteri che penalizzano le province del Veneto e di sostituirli con un unico parametro oggettivo, ovvero la riduzione effettiva del gettito”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che risponde all’appello lanciato dal direttore dell’UPI Veneto, Carlo Rapicavoli. “Le Province gestiscono servizi essenziali per i nostri cittadini, a partire da viabilità, trasporti, formazione professionale, servizi per l’impiego. Porterò avanti con forza questa battaglia in Parlamento – annuncia De Poli – : la denuncia dell’UPI Veneto (Unione province italiane) non può cadere nel vuoto. Così come è formulato l’art. 41, sono ammesse alla ripartizione del Fondo solo ed esclusivamente le Province e le città metropolitane che hanno subito una riduzione percentuale del 2021 rispetto al 2019 del gettito IPT e Rc auto superiore rispettivamente al 16 e al 10 per cento. Inoltre, viene anche previsto un altro criterio: la ripartizione avviene proporzionalmente alla popolazione residente. Noi chiediamo di sostituire questi due parametri privi di giustificazioni: il Fondo venga ripartito agli enti territoriali in base alla effettiva riduzione del gettito. Solo così eviteremo disparità tra i territori. Il 60% delle entrate delle Province, infatti, è costituito dal gettito dell’imposta provinciale di trascrizione e dalla RC Auto. Le Province hanno registrato complessivamente una perdita di 300 milioni e il Decreto Aiuti stanzia complessivamente 240 milioni. E’ inaccettabile che alle province del Veneto non vada neppure un centesimo. E’ una misura assolutamente illogica e priva di senso”, conclude De Poli.