“Il decreto Caivano viene applicato per la prima volta in Veneto: i due provvedimenti adottati oggi dal Questore Sbordone nei confronti di altrettanti minorenni responsabili di bullismo rappresentano la linea del rigore. Non può esserci spazio per la violenza, men che meno quella psicologica, a danno peraltro di altri minori che, per definizione, essendo in una fase di crescita meritano, come tutti, di vivere in una situazione di serenità. Fra l’altro, si tratta di uno strumento di prevenzione che è già previsto e utilizzato nei confronti di maggiorenni. E’ evidente, quindi, che si tratta di una prima importante misura per arginare il fenomeno dei reati commessi da minori. Accanto a tutto ciò, ora, bisogna affiancare con forza l’adozione di misure concomitanti come il potenziamento delle strutture dei servizi sociali, lo svolgimento di massicce campagne di informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e la promozione di un’assistenza psicologica, anche nelle scuole, mirata a prevenire queste situazioni di prevaricazione fra i pari, nelle classi scolastiche e negli ambienti adolescenziali”.