(ANSA) – ROMA, 1 AGO – “Il decreto Crescita penalizza le imprese artigiane che dovranno anticipare le detrazioni richieste per ristrutturazioni energetiche ed ecobonus. Il Governo cambi la norma: gli artigiani non possono essere usati come un Bancomat”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che annuncia un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Giovanni Tria. “Questa norma – soiega – dimostra che il Governo dell’immobilismo non è fatto per le piccole medie imprese”. secondo De Poli “il problema deriva dall’art. 10 del decreto che prevede l’anticipo delle spese relativi a ecobonus e ristrutturazione di efficienza energetica di prevenzione antisismica. La norma prevede che un’impresa riceva il pagamento dei lavori svolti dal cliente per il 50% e, per la parte restante, la ottiene dallo Stato sotto forma di credito di imposta nell’arco di cinque anni”. “Il problema – incalza – nasce per le piccole imprese che, quotidianamente, fanno fatica ad affrontare le spese di personale, fornitori e altri costi aziendali. Quindi, con questa norma, rischiano di subire una batosta mortale. Deve essere lo Stato a dover erogare gli incentivi e non le imprese. Chiediamo all’Esecutivo di accogliere l’appello giunto in queste settimane da Confartigianato e di modificare la norma in questione”. DEZ-COM 01-AGO-19 18:36 NNN