“Il primo provvedimento del Governo, così come è stato concepito, è un flop. In Senato siamo pronti a emendare un testo che rischia di tramutarsi in un ostacolo per le imprese introducendo elementi di flessibilità per il rinnovo dei contratti a termine e valutando la reintroduzione dei voucher in alcuni settori come quello turistico, commerciale e agricolo. Non si può pensare di creare occupazione scrivendo una norma ma bisogna porre le condizioni affinché un’impresa che ha un dipendente con contratto a termine possa assumere con contratto a tempo indeterminato. E l’unico strumento è il taglio del cuneo fiscale che in Italia oggi registra il 47,7% contro la media OCSE del 35,9%”. Lo afferma il senatore e presidente nazionale UDC Antonio De Poli. “Stiamo parlando del destino delle persone e non di numeri: la platea del Dl dignità interessa, fra gli altri, 163.000 lavoratori nel settore del turismo e della ristorazione, 170.000 nel settore dell’agricoltura e altri 178.000 nel commercio. A questi lavoratori dobbiamo garantire le condizioni per un lavoro dignitoso e stabile, non le condizioni affinché i loro contratti non vengano più rinnovati”, conclude il parlamentare Udc.