Cari amici,
oggi in aula a Palazzo Madama abbiamo discusso e votato il Decreto Aiuti Quater ecco il video ed il testo integrale del mio intervento.
Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,
in Aula discutiamo e votiamo oggi il Decreto Aiuti Quater, un provvedimento che come dice il suo nome ha l’obiettivo di aiutare l’Italia che fa più fatica in questa crisi.
Parliamo di 10 miliardi di sostegni alla nostra economia, alle nostre famiglie e alle nostre imprese.
Complessivamente, da quando è nato, questo Governo ha stanziato 30 miliardi per contrastare i rincari dovuti alla crisi energetica, 20 in Manovra e altri 10 in questo decreto che oggi approviamo in prima lettura qui in Senato.
Sono risorse che abbiamo voluto con forza mettere a disposizione per gli italiani, in special modo per chi è più in difficoltà come famiglie meno abbienti e piccole medie imprese.
Approviamo questo provvedimento che va inserito in un contesto di azioni e di misure più ampio.
Ricordiamo, infatti, la battaglia per il price cap europeo che, ieri, ha portato ad un primo risultato positivo.
Da solo certamente non basta. Bisognerà fare di più, soprattutto in Europa, affinché si arrivi al disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas, fermando così la corsa delle speculazioni nel mercato dell’energia.
Quotidianamente, cari colleghi, come tutti – credo – ricevo centinaia e centinaia di richieste di famiglie, cittadini che non sanno se pagare le bollette o la spesa al supermercato o, ancora, di imprenditori che non sanno come fare per pagare gli stipendi ai propri dipendenti.
Ne siamo tutti consapevoli, il quadro che abbiamo di fronte è tutt’altro che semplice.
Forse anche per questo motivo, come maggioranza di Centrodestra avremmo voluto un atteggiamento diverso, più costruttivo e propositivo da parte delle opposizioni, come d’altronde si è riscontrato durante l’esame del provvedimento in Commissione.
E, invece?
E, invece, le minoranze hanno ceduto alla tentazione dell’ostruzionismo presentando centinaia e centinaia di emendamenti che hanno, di fatto, costretto l’Esecutivo a ricorrere allo strumento della fiducia.
Sugli aiuti al Paese, invece, sarebbe stato sano e funzionale non dividersi.
Sarebbe stato un bel messaggio di unità che la politica poteva senz’altro dare!
Questo provvedimento fornisce strumenti e risorse utili che consentiranno, nel breve termine, di mitigare gli effetti del caro-energia per famiglie e imprese.
Dall’altro lato, in parallelo, si guarda ad una prospettiva.
Anzi, oserei dire, si inizia a costruire una prospettiva.
Per mesi in campagna elettorale è stato facile per tanti riempirsi la bocca parlando di autonomia energetica nazionale e di diversificazioni delle fonti.
Tutte belle parole, che però – cari colleghi – richiedono scelte precise e puntuali.
L’aumento della produzione nazionale di energia va proprio in questa direzione!
Oggi chi in quest’Aula vota contro questo provvedimento decide di collocarsi dalla parte dei “giocolieri di parole”, al contrario di chi come noi invece preferiamo rispettare gli impegni assunti con i Cittadini e con gli Elettori.
L’intervento – mirato ad aumentare la produzione nazionale di gas, indirizzandolo proprio a quelle aziende cosiddette energivore – rappresenta la giusta misura per dare risposte non solo a queste aziende, ma soprattutto a difendere e tutelare migliaia e migliaia di posti di lavoro.
Nessuno pensi che ‘sostenibilità’ non voglia anche dire sostenibilità economica e soprattutto sociale.
La transizione è un tema cruciale che, a nostro avviso, va di pari passo con le esigenze e i bisogni di sviluppo e di crescita del nostro tessuto produttivo nazionale.
Non è il tempo delle cieche ideologie, cari colleghi.
Questa maggioranza dimostra chiaramente, con il Decreto Aiuti Quater, di avere assunto una linea chiara, libera da ideologismi di parte e che mira solo al bene della nostra Nazione.
Sono tanti e diversi i punti che accogliamo con favore.
Fra questi cito velocemente la proroga per il 2023 del bonus del 75% per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche;
Si allungano i tempi per l’uso dei crediti di imposta da parte delle imprese agricole e della pesca per l’acquisto di carburante.
Così come vengono concessi 3 mesi di tempo in più alle imprese per compensare i crediti di imposta maturati per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Sul tema del Superbonus, valutiamo positivamente l’impegno a prevedere la proroga al 31 dicembre del Superbonus 110% in Manovra (è stato infatti approvato un ordine del giorno)
l’intervento della SACE a garanzia dei prestiti che le banche e gli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito concederanno alle imprese per trasformare i crediti edilizi cosiddetti incagliati in liquidità è un primo passo ma non basta.
Sul problema dei crediti incagliati va assolutamente trovata una soluzione chiara e soprattutto definitiva per dare futuro e lavoro alle nostre aziende nei territori.
Su questo punto siamo chiari: riteniamo indispensabile individuare uno strumento che consenta di compensare i crediti delle banche con una parte dei debiti degli F24, come peraltro è stato indicato da Abi e ANCE.
Per questo motivo ci auguriamo che possa esserci un’ulteriore interlocuzione con i rappresentanti delle categorie interessate per disincagliare i crediti fermi in banca.
E’ una fase di transizione che va gestita con attenzione, nella consapevolezza che da una parte dobbiamo sostenere le aziende dell’edilizia, un settore che è volano per la nostra economia e, dall’altra parte, bisogna individuare un percorso di regole certe e definitive.
Proseguendo con l’esame di altri punti contenuti nel provvedimento, non possiamo non evidenziare cari colleghi, con la giusta enfasi, le misure che riguardano il mondo del Terzo settore.
Mi riferisco all’incremento del relativo Fondo che arriva a 100 milioni e si aggiungono alle risorse già stanziate dal Governo precedente per sostenere dinanzi al caro bollette RSA, strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità, enti di Terzo settore.
Il sociale è l’ancora di salvezza dei più fragili, cari colleghi.
Questo Governo e questa maggioranza di Centrodestra dimostrano, oggi, con questo provvedimento la giusta e doverosa attenzione nei confronti di questi “mondi”.
Concludo con l’autotrasporto.
Parliamo di un settore di cui si sente poco parlare ma che invece è fondamentale per la vita di tutti i giorni.
Senza gli autotrasportatori, infatti, non avremmo nei magazzini dei negozi o nei corridoi dei supermercati le merci, i prodotti e i beni di cui facciamo uso tutti i giorni.
Diminuire il costo del trasporto è la priorità.
Lo hanno fatto già altri Paesi. Ed è questa la linea imboccata dal Governo e che questa maggioranza sostiene con forza.
Solo così riusciremo a ridurre il prezzo dei beni e dunque di frenare la corsa dell’inflazione, tutelando il potere d’acquisto delle famiglie e dunque la nostra economia.
Ecco perché come gruppo Civici d’Italia- Noi Moderati MAIE voteremo convintamente a favore di questo provvedimento che rappresenta un’iniezione positiva di sostegno agli italiani contro il caro-energia.
Antonio
INTERVENTO IN AULA