“E’ un provvedimento con risorse insufficienti e con troppe categorie ancora lasciate fuori”. Così il senatore UDC Antonio De Poli commenta il decreto Ristori Bis, pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. “Lo avevamo denunciato nei giorni scorsi e, nonostante ciò, il Governo non ha corretto il tiro. Come sappiamo, ad esempio, l’obbligo di chiusura di numerose attività commerciali e turistiche comporta l’impossibilità anche per gli agenti di commercio che operano con queste categorie, a svolgere il proprio lavoro. Per questi soggetti, però, il Governo non ha previsto alcuna misura di ristoro. In Parlamento, in fase di esame del decreto, ci impegniamo a portare avanti le proposte tese a migliorare il provvedimento. Non esistono attività di serie A e attività di serie B. Per noi – conclude De Poli – è fondamentale che le forme di sostegno siano adeguate e vadano a tutte le aziende della filiera produttiva e non sono a quelle coinvolte direttamente dal Dpcm e dalle nuove restrizioni”. “Come ha sottolineato qualche giorno fa il presidente della Fnaarc Ascom Padova, Marco Trevisan, si tratta di una situazione alla quale è doveroso porre rimedio e, in Parlamento, ci impegniamo affinché venga sanata questa ingiustizia a danno dei professionisti del settore”.