Roma, 15 feb. (Adnkronos) – “Prevedere l’obbligo, e non la facoltà, di un adeguamento ai prezzari da parte di tutte le stazioni appaltanti; aggiornare la lista di materiali in base alla quale viene riconosciuto un meccanismo di compensazione alle imprese e, infine, introdurre un sistema di revisione dei prezzi più in generale in modo da mettere al riparo opere pubbliche e cantieri dal pericolo di blocchi o rallentamenti. In Parlamento porteremo avanti questa battaglia: chiediamo al Governo di porre le giuste e necessarie modifiche al Decreto Sostegni-ter a tutela del settore delle costruzioni e la filiera ad esso collegata”. Lo dichiara in una nota il senatore UDC e presidente nazionale del partito, Antonio De Poli. “Ho accolto le preoccupazioni di Paola Carron (Assindustria Veneto-Centro, sezione Ance) e ho deciso di porre la questione sul tavolo del Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini”, aggiunge De Poli che, in Senato, presenterà un’interrogazione parlamentare sulla vicenda. “All’interno del decreto in questione – spiega De Poli – infatti, esistono diverse criticità che purtroppo rischiano di trasformarsi in un ostacolo per le imprese. Se i progetti che vanno in gara nei prossimi sono redatti sulla base di prezzari lontani dai prezzi di mercato, il rischio è che salti il regolare avanzamento delle opere pubbliche”. “Siamo consapevoli che gli investimenti a livello infrastrutturale rappresentano anche un capitolo importante del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): dobbiamo farci trovare pronti come sistema-Paese e al Governo chiediamo di introdurre un sistema di revisione dei prezzi che rappresenti uno ‘scudo’ per i lavori che saranno bandi da oggi almeno alla fine del 2023”, conclude De Poli.