(ANSA) – ROMA, 26 OTT – “Diciamo NO a decisioni calate dall’alto che non hanno minimamente tenuto conto delle richieste di Regioni, sindaci e forze di opposizione. Il Governo modifichi il decreto prevedendo la chiusura almeno fino alle 23 per i ristoranti e per i bar con servizio al tavolo. Perche’ un bar o ristorante e’ sicuro fino alle 18 e dopo le 18 non lo e’ piu’? E’ una decisione senza senso. Il nuovo decreto con le nuove restrizioni ‘ammazza’ l’intero comparto economico: con le citta’ deserte e, di fatto con il coprifuoco, molte attivita’ anche non direttamente coinvolte subiranno danni pesantissimi”. Ad affermarlo e’ il senatore Antonio De Poli di FI-Udc. “Il paradosso e’ che chi, come queste attivita’, ha finora investito su sanificazione e sicurezza, oggi si trova costretto ad abbassare la saracinesca – continua – Il Governo aveva il compito di garantire la sicurezza sul trasporto pubblico e, come denunciamo da mesi, non e’ stato fatto nulla. Al contrario, chi come ristoratori e bar ha dimostrato grande senso di responsabilita’ rispettando tutte le regole previste, oggi paga il costo piu’ alto delle nuove restrizioni”. Secondo De Poli, “questo decreto mette in ginocchio l’economia a 360 gradi: dall’artigianato all’agricoltura, al commercio e al turismo. Persino gli agriturismi, in aperta campagna, saranno costretti a chiudere alle 18. Ci sono aziende agricole che hanno come unico sbocco commerciale le attivita’ di ristorazione: queste misure metteranno in ginocchio tali attivita’”.