“Il divieto di spostamenti tra Comuni è una misura che condanna a morte tutte le strutture ricettive che, soprattutto nei piccoli centri e in questo periodo di emergenza, vivono grazie al turismo interno. Il nuovo Dpcm del Governo, secondo le stime di Federalberghi, ad esempio, costerà agli albergatori delle Terme Euganee, nel Padovano, 30 milioni di euro. DI fatto a nessuno converrà restare aperti”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “La cena in camera a Capodanno o a Natale è una decisione incomprensibile e insensata. Vorrei rivolgere una domanda al presidente del Consiglio: perché si può fare il pranzo nel ristorante dell’hotel la vigilia di Capodanno o il 2 gennaio e non a Capodanno? Il Governo costringe queste attività alla chiusura. E il paradosso è che non avranno neppure 1 euro di ristoro”.