Editoria: De Poli (Udc), emittenti radio tv locali “piccole” escluse da Fondo

“Governo sani vulnus normativo”

Roma, 12 mag. (askanews) – “Nei prossimi giorni chiederò al Governo, con un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, di valutare la possibilità di modificare il quadro normativo che stabilisce i criteri secondo i quali viene erogato il Fondo emergenze tv e radio locali. La crisi pandemica, infatti, ha azzerato gli investimenti pubblicitari e, purtroppo, considerando i paletti normativi della legge, molte emittenti tv e radio locali, pur avendo svolto un ruolo chiave nella crisi pandemica con l’informazione, sono rimaste tagliate fuori”. Lo annuncia il senatore UDC Antonio De Poli. “Come è noto – aggiunge – le emittenti radiotelevisive locali ‘sopravvivono’ grazie agli introiti provenienti dalla pubblicità. Il ruolo dell’informazione locale è stato centrale nel corso della pandemia, in quanto rappresentava un servizio di pubblica utilità indispensabile per divulgare notizie alla popolazione sulla gestione della crisi sanitaria. Proprio per questo motivo è stato previsto un Fondo straordinario delle emittenti tv radio locali, di 50 mln di euro. Tale fondo è stato previsto dal Decreto rilancio. Purtroppo, però, non tutte le emittenti televisive locali hanno potuto accedere a questo Fondo. Perché? C’è un vulnus normativo. La norma infatti stabilisce che tale contributo straordinario va suddiviso in base a determinati requisiti di ammissione (ad esempio numero dipendenti e giornalisti assunti). Come è avvenuto anche con l’emittente Telecittà a PADOVA, centinaia di altre emittenti della sua stessa dimensione, in tutta Italia, rimangono escluse da questo Fondo. Al Governo chiederemo di adottare i provvedimenti necessari per porre rimedio a questa disparità di trattamento”

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