Elezioni: De Poli (Nci-Udc), nel centrodestra per difendere valore solidarietà sociale e mondo cooperazione

“E’ il singolo che fa la differenza. Il valore della solidarietà sociale è nel mio Dna, nella mia storia di uomo, politico legato al territorio. La mia candidatura al Senato è per far vincere i valori nella coalizione di centrodestra: facciamo squadra per difendere il mondo della cooperazione”. E’ quanto ha affermato Antonio De Poli (Noi con l’Italia UDC), candidato del centrodestra in Senato, incontrando stamane i rappresentanti di Confcooperative e Legacoop Veneto, a Padova. “Certi valori come i principi della Dottrina sociale della Chiesa – ha aggiunto De Poli – non hanno colori politici. Noi abbiamo fatto una scelta di campo: siamo nel centrodestra per far vincere questi valori. Si tratta di un progetto politico che andrà oltre il 4 marzo”, ha chiarito De Poli che ha spiegato le proposte del suo programma: dal quoziente familiare alla riduzione del cuneo fiscale di 6 punti e, ancora, alla flat tax del ceto medio per rilanciare i consumi interni e rimettere in moto l’economia. “Il mondo della cooperazione si occupa a 360 gradi di servizi: alla persona, nel settore sociosanitario, edile e agricolo e agroalimentare. In Veneto difendiamo il modello delle politiche sociosanitarie: l’integrazione tra Comuni, Ulss, associazioni e mondo cooperazione non deve rimanere sempre di più sulla carta. A pagarne sono i più deboli con minori servizi per minori e disabili, contro le tossicodipendenze e per la salute mentale”, ha spiegato De Poli che ha poi focalizzato l’attenzione su due questioni concrete: “Sarà indispensabile rivedere il Codice degli appalti perché ci sono delle storture che vanno corrette come il problema delle soglie nell’affido diretto alle cooperative e, inoltre, va posta con attenzione nell’agenda politica la questione dei Liveas (Livelli essenziali di assistenza sociale) affinché non il sociale torni a recuperare il suo ruolo originario: è una battaglia di giustizia sociale. Facciamo del Veneto un modello di eccellenza a livello nazionale e discutiamo dei Liveas con le realtà che operano nel territorio”.