“Il sindaco di Torino Appendino dichiara che per lei due donne insieme sono famiglia. Il sindaco di Roma Raggi fa rimuovere i manifesti della campagna di Pro Vita e Family Day contro l’utero in affitto. Cosa ne pensa il Governo? Cosa ne pensa il ministro della Famiglia Fontana? Me lo chiedo perché il linguaggio della censura è grave in democrazia”. Lo afferma in un post su Facebook il senatore e presidente UDC Antonio De Poli commentando la notizia secondo cui i manifesti della campagna Pro Vita contro l’utero in affitto – che ritraggono due uomini, individuati come genitore 1 e genitore 2, spingono un carrello del supermercato con dentro un bambino col codice a barre sul petto – sarebbero stati rimossi nella Capitale . “E’ un’immagine terribile ma questa è la realtà della pratica orribile dell’utero in affitto: si mercifica il corpo della donna e si considera il bambino come un oggetto che si può ‘comprare’. La vita per noi ha un valore ben più alto: i bambini hanno diritto a una mamma e a un papà”.