Fine-vita: De Poli, sinistra vuole spianare strada a eutanasia, rendere effettivo diritto cure palliative

Antonio De Poli senatore Noi Moderati fuori dal Senato della repubblica durante la registrazione e ritiro del kit. Roma 10 ottobre 2022 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

 

“Stiamo dalla parte della vita e dei malati. La bocciatura in Veneto della proposta di legge Cappato ha risvegliato la sinistra che intende spianare la strada all’eutanasia. Noi siamo custodi di una cultura cattolica e abbiamo il dovere di ergere un muro nei confronti di queste derive legislative. Bisogna far sentire la voce di chi ha il diritto alla cura, partendo in primis dal potenziamento delle cure palliative. I malati hanno valore a prescindere dalle condizioni di salute: qualcuno può forse dire che un malato terminale ha meno dignità e diritto alle cure rispetto ad un altro paziente?”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli commentando l’annuncio della capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella. “Le cure palliative sono cure a tutti gli effetti , rientrano quindi nel diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione. E’ un diritto che va reso effettivo dal Legislatore. Nel 2022, in Italia, secondo i dati Agenas, solo una persona su tre deceduta per tumore, precisamente il 36%, aveva ricevuto assistenza di cure palliative: circa 61.000 persone. Questi numeri ci impongono di investire di più sulle cure rafforzando quegli strumenti che possano accompagnare il malato terminale e la sua famiglia, facendoli sentire meno soli. Migliorare la rete dei servizi è un dovere”, conclude De Poli.