= (AGI) – Roma, 23 giu. – “L’Italia che vuole ripartire deve abbandonare le politiche assistenzialiste. O parliamo di rilancio o, al contrario, abdichiamo all’assistenzialismo. Concordo pienamente con la visione del presidente dell’Ascom di Padova, Patrizio Bertin che, ieri nel corso dell’Assemblea annuale dell’Associazione, a Padova, ha fatto un bilancio dei primi mesi di emergenza. La mia proposta e’ di utilizzare le risorse del reddito di cittadinanza per il taglio delle tasse. Solo cosi’ aiuteremo le nostre imprese”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l’Assemblea dei commercianti, che si e’ svolta ieri a Padova, aggiunge: “E’ chiaro che in questa fase dobbiamo dare piu’ potere d’acquisto ai consumatori per rilanciare la domanda interna. Mentre il Governo e la maggioranza si stanno perdendo nel labirinto di Iva si’, Iva no, Iva forse; noi come opposizione di centrodestra lanciamo una proposta, ovvero una riforma fiscale che agisca su due fronti: taglio del cuneo fiscale per rilanciare le assunzioni e, dall’altro, quoziente familiare per aiutare le famiglie, sostenere il ceto medio e cosi’ far ripartire tutta la filiera. In Europa – aggiunge ancora De Poli – sara’ indispensabile farsi trovare pronti: le risorse del Recovery Fund arriveranno e saranno utili se questo Governo non si perdera’ in chiacchiere e polemiche. Sul turismo serve una Legge speciale con risorse straordinarie. I cali di fatturato del 90%, registrati in questi mesi, sono drammatici: le aziende rischiano di chiudere. Sono le imprese che creano lavoro e non i decreti, come dice giustamente Bertin. Dobbiamo difendere le nostre imprese che, fra l’altro, nel settore del piccolo commercio, svolgono anche un ruolo sociale. Penso ai negozi di vicinato. Senza queste realta’ le nostre citta’ rischiano una desertificazione preoccupante”, conclude De Poli.