“I fondi europei sono un’opportunità ma servono capacità amministrative, figure preparate e competenti per sfruttare al meglio i progetti comunitari. Se è vero, come si apprende da fonti di stampa, che il Veneto rischia di perdere 114 milioni di euro, al di là delle singole responsabilità, è ora di muoversi: la Regione Veneto risulta inadempiente e non può scaricare le proprie responsabilità ad altri”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che intervenendo sui fondi Ue del piano Por Fesr 2014-2020, bloccati da 3 anni, aggiunge: “E’ negativo che la Regione non riesca a inoltrare i documenti previsti. Scriverò nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio dei ministri e, in modo particolare, al sottosegretario Claudio De Vincenti – che ha la delega ai fondi dell’UE ndr – per approfondire meglio il caso. Chiederò al Governo se non ritenga opportuno intervenire presso le Regioni per sbloccare la programmazione dei fondi 2014-2020 e soprattutto eventualmente per velocizzare le procedure burocratiche che, ad oggi, impedirebbero alle Regioni di beneficiare di quei fondi indispensabili per l’innovazione e la competitività (basti pensare all’Agenda digitale). La situazione dell’Italia – che ha diritto a circa 31 miliardi di fondi Ue 2014-2020 -è una delle peggiori, se non la peggiore. Meglio di noi fa persino la Polonia”, aggiunge De Poli. “Non ci stiamo al rimpallo di responsabilità. Per cogliere le opportunità dell’Europa servono progetti specifici. Le richieste sono sì complesse ma non si può sempre scaricare la colpa sull’Europa”, taglia corto l’esponente UDC.
Fondi Ue: De Poli, Regione Veneto risulta inadempiente, NO allo scarica-barile
Il senatore UDC porta il caso in Parlamento: servono figure preparate e competenti.