“Cosa accadrebbe se l’esercito dei volontari di tutta Italia, 5 milioni di persone, da Nord a Sud, per un giorno dovesse incrociare le braccia? Si fermerebbe l’Italia, il volto più bello dell’Italia”. A porre la questione, alla platea del meeting CSV in occasione della Giornata internazionale dedicata al volontariato , a Padova, è stato il senatore questore Antonio De Poli che, stamane, ha preso parte all’evento in rappresentanza del presidente del Senato Pietro Grasso. “Il Veneto gioca un ruolo da protagonista: 466.000 dei 5 milioni di volontari sono veneti”, ha aggiunto De Poli che ha focalizzato l’attenzione sulla riforma del Terzo settore: “E’ un cantiere aperto – sottolinea – . Sono stati fissati paletti importanti. Il Codice del terzo settore disciplina chiaramente lo status di volontario. Le norme tutelano la specificità del volontariato, il valore di chi dona il proprio tempo gratuitamente agli altri. Stiamo parlando di 27,8 milioni di ore che gli italiani, ogni anno, dedicano al prossimo. Il compito dei CSV (Centri servizi per il volontariato) è fondamentale: la riforma richiede ad essi un impegno maggiore. E’ una grande scommessa che bisogna vincere”, ha auspicato De Poli secondo cui “il mondo del volontariato, oggi, ha un punto di riferimento come Luciano Tavazza che, da cattolico impegnato, ci lasciò un grande insegnamento sul primato etico della solidarietà. ‘Il gratuito – diceva – è un atto generoso che gratifica chi lo compie solo perché appaga chi lo riceve’. E’ un patrimonio di valori che fanno parte della nostra storia e appartiene, prima di tutto, ai tanti volontari presenti qui oggi”, ha concluso De Poli.