“Credo che l’esempio più bello, in questo momento di grande dolore per la famiglia di Giulia Cecchettin, ci arrivi dai giovani. Penso ai 2000 ragazzi presenti stamane al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Padova, in ricordo di Giulia, e alle centinaia di mail ricevute dalla rettrice Daniela Mapelli: i nostri ragazzi, sconvolti da quanto è accaduto, ci chiedono risposte. Oggi dobbiamo avere il coraggio di dire che sì l’approccio legislativo è indispensabile ma, da solo, non basta. E’ essenziale investire, parallelamente, sulla cultura del rispetto e sull’educazione emotiva dei nostri ragazzi. Perché dietro un femminicidio c’è sempre l’idea della superiorità di un uomo nei confronti di una donna. E’ una cultura maschilista, retrograda e vergognosa”. Così il senatore UDC Antonio De Poli in un post su Facebook ha ricordato: “Come è noto c’è un disegno di legge sulla prevenzione con nuove norme sul Codice rosso, approvato alla Camera e che passerà questa settimana all’esame del Senato. E’ un passo importante ma non sufficiente”. “L’aspetto dell’educazione emotiva è la chiave per sconfiggere la violenza di genere. Non è un caso – conclude – che, oggi, proprio dall’Università – il luogo della crescita e della formazione di Giulia – arrivi il messaggio più bello e denso di significato: l’educazione e la cultura possono battere la mentalità medioevale che è la premessa necessaria per un atto violento nei confronti di qualcuno”.