“Noi veneti siamo pragmatici. Al premier Conte che è in visita nel nostro territorio chiediamo fatti, non parole. Il tour dei cantieri assomiglia più ad un’arma di distrazione di massa. Dal Veneto arrivano richieste chiare e precise al Governo: autonomia, infrastrutture e sostegno al credito per le piccole medie imprese”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli commentando la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stamane, a Valeggio sul Mincio (Verona). “In primis, l’autonomia: è una conquista di 2,3 milioni di elettori cittadini veneti, al di là dei colori politici; in secondo luogo, le infrastrutture visto che non possiamo isolare il Veneto dai principali corridoi commerciali europei (tradotto in parole facciamo ripartire i cantieri della Tav veneta, senza dimenticare piccole opere essenziali come la Strada regionale 10) e, terzo, sostegno alle piccole medie imprese e contrasto alla stretta al credito (-1763 imprese artigiane ‘scomparse’ nell’ultimo anno, oltre 16.500 dall’inizio della crisi). Queste sono le priorità per far ripartire la locomotiva d’Italia”, specifica De Poli che taglia corto: “Con gli ideologismi e i veti non si va da nessuna parte. il rischio è che il mondo produttivo perda credibilità e fiducia. Le prospettive per una ripresa passano dall’alleanza fondamentale tra politica e sistema economico-produttivo: se questa ‘alleanza’ salta, salta tutto il sistema”, conclude.