“Maggioranza spaccata sulla Tav, maggioranza spaccata sull’autonomia. Sul primo punto oggi il Parlamento ha certificato le divisioni tra i due azionisti. Anche sul secondo tema, presto, i nodi verranno al pettine: basta con i rinvii. Il Movimento Cinque stelle si sta rivelando un grande ostacolo per il Paese che ha bisogno di andare avanti con le riforme e non di isolarsi dal resto d’Europa”: lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli secondo cui “oggi il contratto del Governo per il cambiamento è stato definitivamente sepolto”. “Lo diciamo da sempre: si governa con i progetti politici, con idee e valori condivisi, non i pezzi di carta. Il contratto di fatto non esiste più”, aggiunge il parlamentare UDC che sintetizza le motivazioni che stanno alla base del Sì alla Tav: “In primis, la Torino Lione costerebbero meno completarla, piuttosto che non realizzarla. Si tratta di un’infrastruttura che ridurrà il transito sulle strade di 1 milione di veicoli pesanti, con conseguenze positive a livello ambientale. E, ancora, sbloccando le opere e gli appalti della Tav, secondo gli studi, si sbloccano 4.000 posti di lavoro. Questa è l’Italia che vogliamo. E’ l’Italia del Sì, l’Italia che guarda al futuro e lavora per un Paese moderno e connesso col resto d’Europa”.