“L’annuncio dell’Ilva di Taranto di stoppare la produzione, almeno parzialmente, negli impianti avrà un impatto sociale devastante. In termini di risorse umane, stiamo parlando di 5000 persone che, dall’oggi al domani, si ritroveranno senza lavoro: 4984 dipendenti a Taranto e 80 a Marghera. Chiediamo al Governo attraverso il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti di aprire un tavolo istituzionale tra le parti per scongiurare gli effetti sociali devastanti per i lavoratori e le rispettive famiglie”. Ad affermarlo il senatore UDC Antonio De Poli che annuncia un’interrogazione parlamentare al Governo, nel giorno in cui l’amministrazione straordinaria di Ilva ha comunicato ai sindacati la necessità di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per 4984 dipendenti dello stabilimento di Taranto e 80 di Marghera. “Sono esuberi temporanei o strutturali? “, è l’interrogativo posto dal senatore UDC che chiede all’Esecutivo “di attivarsi affinché si tutelino i livelli occupazionali in una fase delicatissima di cessione degli asset produttivi, in cui i futuri acquirenti dell’Ilva dovranno essere chiamati a scelte responsabili che tengano conto delle ripercussioni sui lavoratori e sulle rispettive famiglie”.