Antonio De Poli

In Senato De Poli presenta ddl a sostegno del settore termale, obiettivo promuovere una nuova dimensione della salute nelle comunità

IN SENATO DE POLI PRESENTA DDL A SOSTEGNO DEL SETTORE TERMALE, OBIETTIVO PROMUOVERE UNA NUOVA DIMENSIONE DELLA SALUTE NELLE COMUNITÀ

Un disegno di legge delega, a prima firma De Poli, per promuovere il settore termale, prevedendo, fra l’altro, agevolazioni fiscali e contributive per le aziende nei territori, l’inserimento delle cure termali a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei livelli essenziali di assistenza e accordi di partenariato tra termali e INAIL per la riabilitazione post-infortuni. “In Italia il termalismo rappresenta una risorsa fondamentale visto che le cure termali si sono rivelate storicamente come uno strumento sia di prevenzione che di cura e riabilitazione per i cittadini affetti da diverse patologie”, spiega De Poli. “La proposta di legge, che presentiamo oggi, mira a sostenere e rilanciare un comparto che, grazie ad una rete di imprese – come nelle Terme Euganee, le più grandi d’Europa – opera nell’ambito della sanità pubblica e privata, offrendo prestazioni all’avanguardia”, aggiunge. “Il Governo, di concerto con la Conferenze delle regioni e delle province, sentite le organizzazioni di rappresentanza delle imprese termali, è delegato ad adottare, entro 12 messi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi in materia”, si legge nell’articolo 1 del ddl. “Al fine di prevenire l’insorgenza e la cronicizzazione delle patologie reumatiche, ortopediche, neurologiche, respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche, dell’apparato urinario, vascolari, dell’apparato gastroenterico e locomotore, gli assistiti del SSN hanno diritto a fruire, con oneri a carico del Servizio Sanitario nazionale, di due cicli di cure termali all’anno correlati alla specifica patologia”, si legge nell’articolo 4 della proposta di legge. De Poli auspica una calendarizzazione rapida del ddl da lui presentato insieme ad altri esponenti del Centrodestra (Gasparri, Rastrelli, Mennuni, Iannone). Un passaggio significativo del ddl è l’articolo 7 che prevede l’inserimento delle cure termali nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari a livello nazionale. L’art. 10, invece, prevede agevolazioni fiscali (credito di imposta al 50% per le spese di ristrutturazione), al fine di riqualificare le aziende termali. A tale scopo verrà istituito un Fondo presso il Ministero dell’economia pari a 30 milioni nel triennio 2024-2026. L’art. 11 introduce l’esonero contributivo (al massimo per sei mesi) per chi, ad esempio, trasforma un contratto di lavoro a tempo determinato in indeterminato, mentre l’art. 13 prevede, limitatamente ai territori termali, che i visitatori presso le strutture termali (che soggiornino per almeno 6 giorni e che svolgano 6 prestazioni di cura) siano esonerati dal pagamento della tassa di soggiorno. Agli over 75, inoltre, con ISEE inferiore a 50.0000 euro e alle persone con disabilità è riconosciuto un credito di imposta del 19% delle spese effettuate presso un centro termale. Infine, l’art. 22 prevede una Commissione nazionale per la promozione del turismo termale. Questo organo – composto da 4 rappresentanti dei Ministeri di Turismo, Made in Italy, Salute, Affari esteri, 2 rappresentanti dell’ENIT e dell’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese) e 1 rappresentante delle organizzazioni di rappresentanza – si occuperà di implementare le azioni per sviluppare il turismo all’estero, facilitando l’accesso dell’utenza straniera. “Le cure termali, infatti, rappresentano uno strumento indispensabile per il benessere psicofisico di ciascuno di noi. Con questa proposta di legge -conclude De Poli – intendiamo intervenire, a 360 gradi, nella promozione del termalismo”.