“La festa dell’Uva di Vo’ non è soltanto una festa ma un evento che unisce arte popolare, tradizione, saperi locali, volontariato ed e soprattutto l’espressione autentica di una comunità che desidera raccontarsi. I carri allegorici interamente rivestiti di chicchi d’uva sono i veri protagonisti di questa bellissima manifestazione che quest’anno celebra la sua 74esima edizione dal 19 al 21 settembre 2025. Si tratta di un unicum a livello nazionale: ecco perché oggi noi, in una sede istituzionale importante come il Senato della Repubblica, vogliamo sostenere questa festa che rappresenta le radici della nostra storia e la linfa vitale delle nostre comunità”. Con queste parole il Senatore Udc Antonio De Poli ha presentato stamane a Palazzo Madama la Festa dell’Uva di Vo’, promossa dal Comune di Vo’ (Padova) e che vedrà come protagonisti oltre 250 volontari pronti realizzare 5 carri con oltre 30 quintali d’uva. Nel corso della conferenza hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco Mauro DellUniversita’; gli assessori Simonetta Tognetti (Turismo) e Maurizio Biasio (Agricoltura e attività produttive); Francesco Sinigaglia (Mastri Carristi di Vo’); Giorgia Miazzo (Centro studi grandi migrazioni); e Riccardo Cavicchi (Delphi International).
“A Vo’ la vite cresce sui terreni di origine vulcanica e la qualità dei nostri vini è merito del lavoro dei nostri agricoltori. Non è un caso che il vino prodotto nell’area dei Colli Euganei – ecosistema riconosciuto patrimonio della biosfera UNESCO – abbia conquistato palati esigenti e mercati di nicchia”, ha detto il sindaco Mauro Dell’Universita’ che ha evidenziato come la festa “sia un esercizio di comunità grazie al contributo dello straordinario mondo del volontariato”
“La viticoltura a Vo’ ha radici antiche , oggi questa eredità si esprime con 70 soci del Consorzio Tutela Vini Colli euganei che operano nel nostro territorio”, ha aggiunto Maurizio Biasio (assessore Agricoltura e alle attività produttive) che ha riportato i numeri positivi del settore vitivinicolo nel territorio: “Il valore dell’export è cresciuto del 17 per cento fra il 2020 e il 2024”.
“Il momento clou della Festa è la sfilata dei carri allegorici ricoperti d’uva, vere e proprie opere collettive che uniscono creatività, memoria e lavoro”, ha detto Simonetta Tognetti (assessore al Turismo). Fondamentale, dunque, è l’operato dei mastri carristi, la cui Associazione locale è guidata da Francesco Sinigaglia che ha lanciato un appello: “Aiutateci a tramandare queste tradizioni perché sono queste tradizioni che rendono bella e unica la nostra Italia. Per questo motivo, abbiamo chiesto alla Regione Veneto il riconoscimento regionale della festa dell’uva di Vo”, ha detto.
“Vorremmo che questa manifestazione diventasse uno strumento di marketing territoriale”, è’ stato l’auspicio espresso da Riccardo Cavicchi (Dg Delphi International). Nel corso della conferenza, inoltre, Giorgia Miazzo ha presentato il progetto di ricerca “Feste dell’uva nel mondo”, promosso dal Centro studi migrazioni: “partecipare a queste feste significa immergersi nella memoria collettiva e sentire di appartenere a una tradizione e cultura comune e intergenerazionale che lega gli italiani del mondo anche a 10 mila km di distanza”. Tradizioni e saperi che valicano i confini nazionali grazie alla presenza delle comunità di italiani nel mondo.