

Nell’ambito di una conferenza stampa sono stati presentati due volumi “Il Mimo irresistibile” e “Vincenzo Gallucci: l’uomo, la scienza e il coraggio” di Gianfranco Natoli.
“Due uomini accomunati dal talento, dal coraggio e dalla passione. Bruno Mimo — un imprenditore che con dedizione, sacrificio e visione ha costruito, partendo da zero, un’azienda oggi solida e con più di 60 dipendenti. Dall’altra c’è il professor Vincenzo Gallucci — uno scienziato che con il suo talento e il suo coraggio ha scritto una pagina indelebile della storia della medicina italiana, realizzando nel 1985 il primo trapianto di cuore in Italia. Due percorsi diversi, ma animati dallo stesso spirito: quello di chi non si arrende, di chi crede nel valore del lavoro e della conoscenza, e di chi con il proprio esempio lascia un segno profondo nella comunità. Oggi questa occasione assume un significato ancora più alto, perché vede il passaggio di un testimone simbolico: la consegna di una borsa di studio in memoria del professor Gallucci a una giovane ricercatrice, la dottoressa Tea Lena. È un gesto che unisce memoria e futuro, esperienza e speranza, e che ci ricorda quanto sia importante sostenere i nostri giovani talenti, creare per loro le condizioni per crescere e restare in Italia, per costruire qui il loro domani”. Lo ha detto il senatore questore Antonio De Poli, intervenendo con un video-messaggio alla conferenza stampa di presentazione di due libri, “Il Mimo irresistibile” e “Vincenzo Gallucci. L’uomo, la scienza e il coraggio”, a cura di Gianfranco Natoli, avvenuta stamane a Palazzo Madama, alla presenza, oltre che dell’autore, anche del professore Gino Gerosa, direttore di Cardiochirurgia all’Azienda ospedaliera di Padova e della dottoressa Tea Lena, ricercatrice in Cardiochirurgia a Padova. A evidenziare il fil rouge delle due personalità è Natoli: “Mi ha colpito nel raccontare le loro storie la voglia di fare e non di parlare, la loro tenacia e determinazione nell’affrontare le difficoltà. Bruno Mimo, 60 anni fa, viveva in un’area fortemente agricola. La zona venne espropriata per costruire la zona industriale , visse un momento di difficoltà e la trasformò in un’opportunità creando la sua impresa”, racconta. Difficoltà che ci furono anche per il professore Gallucci che dovette affrontare e superare, come racconta il professore Gerosa, le resistenze dell’epoca prima di tagliare il traguardo del primo trapianto di cuore. “Domani ricorrono i 90 anni dalla nascita del professore Gallucci, un uomo medico e scienziato grazie a cui Padova è diventata un’eccellenza nel campo della ricerca scientifica. L’Italia quella notte grazie al trapianto di cuore compì un grande salto nella storia della medicina”, evidenzia Natoli. “Il professor Gallucci ha accompagnato l’Italia nel salotto buono della Cardiochirurgia”, sottolinea Gerosa, protagonista a Padova di altri due traguardi importanti in campo scientifico. “Due anni fa, nel 2023, il primo trapianto di cuore al mondo utilizzando un cuore che aveva cessato di battere da oltre 20 minuti e l’anno scorso, nel 2024, il primo trapianto cardiaco al mondo effettuato con cuore battente”. E’ ai giovani che Gerosa rivolge il proprio pensiero: “Siete voi il nostro futuro”, così come ai futuri medici: “Quando, una volta formati in Italia, i nostri vanno all’estero hanno sempre successo. Cerchiamo di non disperdere questo patrimonio , è il suo monito.




















