Giovani impegnati a tutela del patrimonio naturalistico e ambientale del proprio territorio. In Senato, nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Senatore Antonio De Poli, sono state illustrate ieri le attività di BrentaWave, un’associazione composta per lo più da under 30 che, a Fontaniva (Padova), sviluppa progetti per la valorizzazione del Brenta grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale. A presentare il progetto, insieme a De Poli, a Palazzo Madama, c’erano il vicesindaco di Fontaniva, Alberto Trento, l’assessore all’Ambiente del Comune, Davide Cerchiaro, il presidente di BrentaWave, Giovanni Zen insieme a una delegazione dell’associazione. “La generazione Z attenta al green è una realtà a Fontaniva”, ha detto De Poli. “In questi anni abbiamo visto come molti giovani si stanno impegnando per sensibilizzare le istituzioni sulla questione dei cambiamenti climatici e sulle tematiche ambientali. E’ un tema dell’agenda politica nazionale e internazionale a cui anche Sua Santità Papa Francesco, ha dedicato ampio spazio”, ha evidenziato De Poli che ha ripreso le parole del Pontefice: ‘La cura della nostra casa comune dev’essere una preoccupazione di tutti e non oggetto di contrapposizione ideologica fra diverse visioni della realtà, né tantomeno fra le generazioni’. Il fiume Brenta fa parte dell’identità di un territorio come l’Alta Padovana e del paese di Fontaniva. Noi tutti, da piccoli, sviluppiamo un legame profondo con il Brenta che è la “nostra casa comune. E proprio come dice Papa Francesco la cura della nostra casa comune deve essere preoccupazione di tutti”. A rimarcare il legame tra il Parco Brenta Viva e la comunità di Fontaniva è stato proprio il vicesindaco Alberto Trento: “Fin dalla sua nascita, il paese ha sviluppato un legame profondo con questo corso d’acqua, che ne ha plasmato l’identità e la storia. Come amministrazione comunale abbiamo fortemente creduto nell’importanza e nella centralità di questa importante area naturalistica, sviluppando iniziative e progetti di carattere urbanistico. Tra queste, fondamentale è stato il nuovo affidamento della gestione del parco Brenta Viva, una seconda piazza verde per Fontaniva, da sempre utilizzata dalla comunità per attività ricreative nella natura. Per questo motivo, abbiamo sostenuto con entusiasmo la proposta innovativa di BrentaWave, un’associazione di oltre 130 ragazze e ragazzi , che si sono messi al servizio della comunità per prendersi cura del parco e animarlo. I ragazzi, con il loro impegno, energia e passione, propongono un nuovo modello per la valorizzazione del territorio e il rafforzamento del legame della comunità con il fiume. Grazie alla loro dedizione, il parco Brenta Viva tornerà a essere un luogo di incontro e di socializzazione per tutti i fontanivesi, un’area in cui riconnettersi con la natura e riscoprire il valore ecologico e sociale del fiume”. Di opportunità importante ha parlato invece l’assessore all’Ambiente Davide Cerchiaro: “L’area in passato era il fulcro della vita all’aria aperta dei Fontanivesi. Essa appartiene al demanio dello Stato ed è di competenza del Genio Civile di Padova oltre che delle Autorità di Bacino. La preesistenza di manufatti cementizi ha portato l’autorità del Genio Civile a revocare la concessione di utilizzo dell’area. Un grande impegno ha coinvolto l’Amministrazione Comunale, il Genio Civile e soprattutto gli uffici Comunali ai quali vanno i miei più grandi e sentiti ringraziamenti, per aver permesso il dialogo tra le parti così da poter giungere ad un accordo che da un lato fa tornare i cittadini a vivere l’area in modo costruttivo e dall’altra salvaguardia il patrimonio naturalistico che è tesoro del nostro territorio”, ha detto. A riportare l’entusiasmo e la straordinaria motivazione dei tanti soci e volontari di BrentaWave è stato Giovanni Zen, presidente dell’Associazione: “Certe narrazioni – ha detto – descrivono giovani e ragazzi come soggetti annoiati e disinteressati. Il nostro impegno dimostra a tutti che non è così. La nostra è e sarà un’iniziativa virtuosa basata sulla sostenibilità, ma ancor di più su un legame di grande attaccamento al territorio”. “E’ questo ciò che mi hanno trasmesso i ragazzi di Brenta Wave”, è la testimonianza di una volontaria. Protagonisti, stavolta, sono i giovani.