“Per tradizione e vocazione manifatturiera, il Veneto rappresenta il laboratorio ideale per lo sviluppo del modello industriale 4.0 che è una grande occasione per recuperare gap ed efficienza ma ad alcune condizioni : bisogna lavorare in rete e il motore dell’innovazione deve coinvolgere anche la Pubblica amministrazione”: così il il senatore Questore Antonio De Poli che, intervenendo al convegno Industria 4.0 che si è svolto, nel pomeriggio, a Palazzo Giustiniani , in Senato, alla presenza, fra gli altri , del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e del presidente del Senato Pietro Grasso. Di fronte ad una platea di oltre 60 imprenditori veneti, dirigenti d’azienda pubblici e privati, liberi professionisti, sindaci e amministratori locali, De Poli ha inteso a accendere i riflettori sulle potenzialità delle misure avviate dal Governo Gentiloni. “L’innovazione deve avvenire a 360 gradi e ‘contagiare’ anche la Pubblica amministrazione”, ha sottolineato De Poli secondo cui “proprio alle piccole e medie imprese Industria 4.0 vuole portare il verbo della rivoluzione digitale. Le risorse ci sono ma bisogna usarle bene. Come? Facendo rete, appunto. E offrendo, soprattutto ai piccoli, competenze e risorse per costruire un progetto aziendale e una strategia”. “Il 62 per cento delle aziende della meccanica in Veneto giudica in modo positivo Industria 4.0 , una percentuale ben superiore rispetto alla media italiana”, ha messo in evidenza il questore De Poli. È’ il segno che Industria 4.0 si sta muovendo nella giusta direzione, come ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso: “L’Italia non può sottrarsi alla sfida della modernità , una sfida già lanciata da Stati Uniti e Germania”. Sulla stessa scia il ministro Calenda secondo cui “Innovazione e internazionalizzazione vanno di pari passo. Bisogna premiare oggi chi investe e internazionalizza. Industria 4.0 E’ un piano che verificheremo passo dopo passo – promette il ministro – . Abbiamo previsto degli obiettivi e cercheremo di capire se saranno raggiunti , esattamente come si fa in un’azienda”. E a trarre le conclusioni, in video-conference, da Bruxelles, è Roberto Viola, direttore Generale Connect European Commission: “Siamo rimasti molto bene impressionati dall’attivismo nel recuperare dei ritardi in tema di industria 4.0. In Finlandia, ad esempio , le imprese che hanno investito su tecnologia e innovazione hanno aumentato il numero dei propri dipendenti e, anzi, hanno dovuto investire sulla formazione di personale qualificato”. È’ la tecnologia, bellezza!