“Le parole di Gianfranco Refosco, segretario regionale CISL, sono un monito per la politica e le istituzioni. Sono convito che oggi ci sia l’esigenza imperante di un Patto per una nuova stagione del manifatturiero veneto. La nostra regione è stata, per decenni, è vero, un modello. Questo modello funziona ancora in un contesto globale? Quali sono le sfide e soprattutto quali sono gli strumenti per affrontarle? A questi interrogativi possiamo rispondere se ai toni da campagna elettorale permanente si preferiscono quelli costruttivi del confronto e del dialogo tra le parti”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l’intervista di Gianfranco Refosco (Cisl) sul Mattino di Padova, aggiunge: “Dico sì agli Stati generali del manifatturiero. Dobbiamo mettere insieme le forze, ovvero in altre parole fare rete per condividere la concretezza e l’esperienza dei diversi attori, economici politici istituzionali e della società civile, per una stagione di rilancio del nostro Veneto. Il mondo attorno a noi sta cambiando molto più velocemente di quanto avremmo potuto immaginare solo pochi anni fa e, oggi, questi cambiamenti ci costringono a pensarci come sistema. Il Veneto non può rimanere fermo, essendo la regione più industriale d’Italia (a fronte di una popolazione che rappresenta il 7% di quella nazionale, corrisponde il 12% del valore aggiunto industriale nazionale) ed è, assieme all’Emilia Romagna, la regione con la più elevata propensione all’export (che vale il 35% del Pil)”, aggiunge De Poli che, in vista delle prossime Elezioni Europee, aggiunge: “L’Europa, in cui noi ci riconosciamo da sempre, deve cambiare marcia: serve una politica industriale europea e, in questo contesto, noi abbiamo il compito di sostenere il nostro tessuto produttivo nei territori, che vuol dire lavoro, sviluppo, benessere. In una sola parola, futuro”.