“E’ un episodio gravissimo. In questo contesto però va messa in evidenza la straordinaria professionalità e il rigore con cui hanno agito i colleghi dell’infermiera di Treviso che ha finto per mesi di vaccinare i bambini. Per una mela marcia non possono pagare tutti gli altri: è giusto che si vada fino in fondo per accertare la verità dei fatti. Ci affidiamo all’operato della magistratura affinché si faccia piena luce su quanto è accaduto e si individuino al più presto le responsabilità”. Così il senatore UDC Antonio De Poli commenta quanto è accaduto a Treviso, nell’ex Ulss 9, ora Asl 2, dove un’assistente sanitaria in servizio presso il Servizio Igiene, Sanità pubblica e Medicina di comunità di Treviso avrebbe non eseguito correttamente le vaccinazioni. “Mi auguro che parallelamente si avvii un procedimento disciplinare che porti, eventualmente, qualora i fatti dovessero essere confermati, alla radiazione dall’albo dell’IPASVI (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia). Il caso di Treviso sta suscitando molto clamore tra i cittadini. E’ senz’altro positivo che l’Asl abbia provveduto subito alle giornate vaccinali straordinarie visto che 500 bambini potrebbero non essere stati correttamente vaccinati”.
