“Il territorio della provincia di Padova ha bisogno vitale di una serie di infrastrutture (raddoppio SR 308, potenziamento SP 47, completamento SR 10, …). Al Governo e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, con questa interrogazione parlamentare, chiediamo di valutare con la massima priorità la SR 308, un’opera infrastrutturale strategica in un’area ad alta densità industriale come l’Alta Padovana. Stiamo parlando di una delle zone produttive più importanti e significative del Nordest: le nostre imprese hanno necessità di ‘correre’ alla stessa velocità degli altri partner a livello internazionale”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, in Senato, annuncia un’interrogazione parlamentare sulla SR 308. “La costruzione del nuovo Polo ospedaliero a Padova Est implica certamente la necessità di rivedere la viabilità del territorio della provincia di Padova. Nella provincia di Padova ci sono circa 76.000 imprese che, secondo una stima della Camera di commercio, producono una ricchezza pari a 27 miliardi di euro. E’ evidente l’importanza di dotare il territorio di adeguate strade di collegamento con le principali infrastrutture. Il nostro territorio non può rimanere escluso dai principali corridoi commerciali europei”, aggiunge De Poli che ricorda la richiesta dei sindaci a gennaio 2019: “Le province di Padova, Vicenza e Treviso, insieme a 22 sindaci del territorio e rappresentanti delle categorie, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per il raddoppio della SR 308 e il collegamento con la Superstrada Pedemontana veneta. Condivido la posizione espressa dagli amministratori locali di mettere nero su bianco questo progetto. Come evidenziano i rappresentanti delle categorie economiche, ci si impiega troppo tempo per spostarsi da Padova città nell’Alta padovana”. “Sono convinto, inoltre, – evidenzia ancora De Poli – che, parallelamente al raddoppio della SR 308, debba esserci anche il potenziamento della SP 47 Valsugana. Non esiste crescita senza infrastrutture. Sono fondamentali sì le grandi opere ma altrettanto importanti sono le piccole opere nei territori”, conclude De Poli.