“Fin dall’insediamento del Governo gialloverde, abbiamo fatto presente che sul tema delle grandi opere i veti dei Cinque stelle (che finora hanno prevalso) avrebbero causato un arretramento e un tira e molla tra i due azionisti della maggioranza che, in tema di infrastrutture, hanno visioni opposte e incompatibili. Oggi il dossier del Corriere della sera ce lo conferma: bloccare i finanziamenti delle opere come, in Veneto, i 7,7 miliardi per la realizzazione della Tav Brescia-Padova, vuol dire mettere in crisi le imprese di costruzione. Il Governo ha fermato tutto per finanziare una manovra di stampo assistenzialista con il reddito di cittadinanza. Le imprese coinvolte nelle grandi opere rischiano il fallimento: questa è il Governo del cambiamento?”: lo afferma il senatore e presidente nazionale UDC Antonio De Poli.