Cari amici,
oggi pomeriggio su mia iniziativa si è tenuta in Senato la conferenza stampa dal titolo: “Intelligenza artificiale e infrastrutture. Le tecnologie intelligenti nella progettazione, costruzione e gestione delle infrastrutture”.
Un momento di confronto sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel rivoluzionare il mondo delle infrastrutture, grazie a esperti di alto profilo:
Stefano Cianciotta, Presidente dell’Osservatorio di Confassociazioni sulle Infrastrutture;
Enzo Sivieri, Rettore dell’Università E-Campus
Lanfranco Cardinale, Architetto
Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni (al quale sono affidate le conclusioni)
Carmelo Cutuli, Presidente di Confassociazioni Sud Italia
Sono molto felice di aver accolto, nel cuore delle Istituzioni Italiane, questo momento di dibattito per parlare dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale nel campo delle infrastrutture e ringrazio in particolare Confassociazioni per aver stimolato, con un lavoro di monitoraggio del suo osservatorio, il dibattito che abbiamo fatto oggi.
In quest’ultimo mese è la terza iniziativa che promuovo e alla quale partecipo riguardo l’Intelligenza Artificiale.
Questo perché penso che le Istituzioni abbiano un grande dovere: ovvero quello di capire quali opportunità si aprono con l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale nelle nostre vite e per gestirne l’utilizzo, senza subire passivamente un cambiamento epocale che sta già trasformando la nostra quotidianità.
Le istituzioni hanno il compito di normare l’utilizzo dell’Ia, se necessario mettendo dei paletti, laddove si profilino dei rischi per la privacy.
Un compito etico e giuridico che richiede grande attenzione e studio da parte di tutti. In Veneto solo due settimane fa ho promosso una winter school con giovani e amministratori del territorio sulle opportunità di crescita che ci arrivano dall’Ia e oggi con voi, abbiamo un esempio tangibile di come possa essere applicata l’Intelligenza Artificiale nel campo delle Infrastrutture.
L’Osservatorio di Confassociazioni sulle infrastrutture svolge certamente un compito molto importante e necessario per fare il punto con tutti gli attori circa questa applicazione. Perché andiamo nel cuore del suo impiego pratico attraverso la progettazione, la costruzione e la gestione delle infrastrutture.
Una svolta che può portare certamente grandissimi vantaggi al Sistema Paese in termini di costi e modernizzazione dei processi. Ma soprattutto in termini di sicurezza (nei cantieri) e sostenibilità, due elementi che quando parliamo di infrastrutture non possiamo assolutamente trascurare. Pensiamo alle applicazioni dell’Ia nel monitoraggio di ponti o strade, del traffico, della criticità di alcune strutture.
La qualità della vita dei cittadini con l’impiego tangibile degli algoritmi intelligenti in quest’ambito può migliorare notevolmente e si possono creare numerosi nuovi posti di lavoro.
Come dicevo all’inizio, la politica deve interessarsi a questo processo straordinario in atto per garantire la sicurezza del trattamento dei dati e delle infrastrutture informatiche e per approfondirne l’utilizzo così da moltiplicare ancora di più i campi della sua futura applicazione con un ritorno importante per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavori, la sostenibilità e la razionalizzazione delle risorse.
Ricordiamo sempre che l’Ia è uno strumento indispensabile che non si sostituisce all’uomo, ma sta a noi fare in modo che tutto venga gestito aumentando le opportunità e diminuendo i rischi.
Il settore AEC (Architettura, Ingegneria e Costruzioni) costituisce un pilastro fondamentale dell’economia italiana, contribuendo in modo significativo allo sviluppo socioeconomico del Paese. Il settore ha affrontato sfide complesse legate alla crescente complessità dei progetti, all’aumento dei costi del materiale e alle richieste di maggiore sostenibilità ambientale.
L’introduzione di tecnologie avanzate è diventata imperativa per affrontare queste sfide, e l’intelligenza artificiale emerge come un catalizzatore chiave per la trasformazione.
L’adozione di soluzioni basate sull’IA nel settore AEC promette di rivoluzionare il modo in cui vengono progettati, costruiti e gestiti gli edifici. Ma la cosa sulla quale voglio soffermarmi è la sicurezza: perché se è vero che con l’Ia aumenteranno posti di lavoro e opportunità, per le grandi infrastrutture quello che interessa alle istituzioni, è aumentare la sicurezza per i cittadini. E l’Italia purtroppo ha una lunga storia di infrastrutture che hanno causato vittime o gravi incidenti. Pensiamo solo al Ponte Morandi e pensiamo a cosa si sarebbe potuto evitare attraverso applicazioni informatiche su monitoraggio e gestione del ponte.
Un dibattito sicuramente destinato a crescere e sul quale oggi proviamo a fare il punto qui in Senato con i nostri ospiti ai quali lascio la parola.
Antonio
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