Intervista al Mattino di Padova: “La nostra forza lo scudo crociato”

LA TRATTATIVA FINALE. Pari dignità politica, a noi andranno 21 collegi in Italia

Volti distesi dopo la notte più lunga. A San Lorenzo in Lucina, tra i corridoi, spicca il quadro di Silvio Berlusconi che abbraccia sorridente Vladimir Putin. È qui, nel quartier generale di Forza Italia, che si consuma l’accordo all’ultimo miglio con l’Udc – Noi con l’Italia.
Antonio De Poli, l’Udc-Noi con l’Italia dove si colloca alle prossime elezioni politi-che?
«È stata rag-giunta un’intesa importante con le altre forze di centrodestra. La nostra forza è lo Scudo crociato, che rappresenta i valori cattolici popolari e liberali e quindi la nostra casa na-turale è il centrodestra.
Siete riusciti a riportare lo Scudo crociato nella scheda elettorale?
«Sì, per noi, è una piccola vit-toria simbolica. Lo difendiamo e lo difenderemo fino all’ultimo. In un momento in cui le altre forze politiche si inventano nuo-vi simboli, noi abbiamo scom-messo sullo Scudo crociato che è la nostra storia. Il sogno è ri-portare una squadra di demo-cratici cristiani in Parlamento».
Quali sono le vostre priorità a livello programmatico?
«Nel programma del centro-destra che abbiamo firmato ci saranno le battaglie storiche dell’Udc a favore delle famiglie come il quoziente familiare e, ancora, il contrasto alla povertà visto che, dal 2008 ad oggi, i po-veri sono aumentati (+165%, 4,7 milioni di poveri) e soprattutto sostegno all’occupazione e all’e-conomia con una riduzione del cuneo fiscale a beneficio di lavo-ratori e imprese e rilancio degli investimenti».
Parliamo dei collegi uninominali. Quali sono i numeri dell’intesa?
«Abbiamo raggiunto un accor-do su 21 collegi più qualche al-tro che verrà definito, in un se-condo momento, in alcune re-gioni con accordi che verranno stabiliti a livello territoriale».
Sono state ore convulse di trattativa…
«Abbiamo chiesto e ottenuto pari dignità po-litica. Eravamo certi che il pre-sidente Berlu-sconi avrebbe riconosciuto la dignità e l’im-portanza di un soggetto che è nato con un grande obietti-vo: fare la diffe-renza nel cen-trodestra e far prevalere, nella coalizione, quell’area più moderata che crede nei valori del popolarismo e cattolicesimo liberale. Una coalizio-ne di centrode-stra senza lo Scudo crociato avrebbe taglia-to fuori una fetta importante di elettorato moderato di centrode-stra che, oggi, non si riconosce nei valori della destra e che, pur di non votare Grillo, si astiene. In Veneto noi parliamo a questi elettori delusi dagli slogan, dalle slide di Renzi e dalle fake news di Grillo».
Come siete riusciti a convincere gli alleati?
«Siamo radicati nel territorio, la nostra base si è mobilitata positivamente. Il nostro progetto politico parla a tanti mondi che si sentono inascoltati dalla politica. Il nostro punto di forza è una cultura politica – quella democratico-cristiana – che ha fatto la storia del Paese. Mentre gli altri pensano alle leadership; noi guardiamo ai contenuti e ai temi che interessano le persone. È sul terreno della concretezza che possiamo battere i nuovi populismi dei grillini».

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