La 40ª “Festa dea Trebiatura”: un tuffo nella memoria contadina del Veneto

Questa mattina ho avuto il piacere di partecipare all’inaugurazione della 40ª edizione della “Festa dea Trebiatura” a Campodoro (PD), una delle manifestazioni più autentiche e sentite del nostro territorio. Organizzata con grande passione dall’Associazione “Amissi dea Trebiatura APS” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, questa festa rappresenta un omaggio sincero alle radici agricole della nostra comunità.

L’atmosfera è quella che solo le sagre vere sanno offrire: genuina, calorosa, animata dal lavoro di tanti volontari che ogni anno mettono cuore ed energia per celebrare un pezzo importante della nostra storia.

Un percorso tra storia, cultura e tradizione

La rassegna si articola in più giornate e quest’anno si apre con un preambolo molto significativo: dal 20 al 22 giugno, infatti, si sono svolte mostre itineranti dedicate all’“Omaggio ai braccianti veneti” e agli “esuli dalmati ed istriani”, un richiamo forte alla memoria collettiva e alle radici culturali che legano queste terre.

Durante la festa, i visitatori hanno la possibilità di assistere a dimostrazioni di trebbiatura tradizionale, ammirare macchinari agricoli d’epoca, scoprire le innovazioni per un’agricoltura più sostenibile e gustare le specialità culinarie locali, il tutto in un contesto che valorizza l’arte, l’artigianato e le tradizioni del nostro Veneto.

Una comunità che si racconta

Ciò che colpisce, ogni anno, è lo spirito di appartenenza e collaborazione che anima questo evento. Le famiglie, i giovani, le associazioni locali: tutti contribuiscono a far vivere un patrimonio immateriale fatto di saperi, gesti antichi e storie di lavoro e sacrificio.

È questo il vero valore della “Festa dea Trebiatura”: un’occasione non solo per festeggiare, ma per trasmettere alle nuove generazioni il senso del fare comunità, dell’importanza della memoria e della gratitudine verso chi ha reso fertile questa terra con la fatica e la speranza.

Un invito a partecipare

Vi invito a visitare Campodoro nei prossimi giorni: la festa prosegue con tanti appuntamenti e attività, pensati per grandi e piccini. Vivere questa manifestazione significa immergersi in un racconto collettivo, riscoprire le proprie radici e condividere un momento autentico con la comunità.

Grazie a chi, ogni anno, rende possibile tutto questo. La “Festa dea Trebiatura” è un bene prezioso che merita di essere vissuto e custodito.

Antonio