La digitalizzazione in Senato: Meno carta più risparmi

Mentre le amministrazioni pubbliche, dal 12 agosto, dovranno adeguarsi e gestire tutti i documenti in formato elettronico, per il Senato la rivoluzione digitale è già una realtà tangibile. Da inizio legislatura ad oggi abbiamo abbattuto del 75% l’uso della carta a Palazzo Madama. Di contro, 145.570 atti sono in formato digitale in un vero e proprio archivio storico on line di cui 14.345 atti dell’attuale legislatura. Tutto viene ora pubblicato on line, con tempestività. Basta un semplice click. Anche la quasi totalità degli atti amministrativi tra Senato e dipendenti-senatori avviene in formato elettronico.

MENO CARTA, PIU’ RISPARMI. GUARDA L’INFOGRAFICA

Un elemento molto importante è che nella migrazione dal cartaceo al digitale abbiamo ottenuto significativi risparmi: 2 milioni di euro all’anno, se consideriamo la digitalizzazione e le nuove infrastrutture informatiche. Per abilitare questo processo “in digitale”, il Senato ha rinnovato, infatti, le proprie infrastrutture adottando, da tempo, il modello del Cloud computing “ibrido”, ovvero un sistema di elaborazione e memorizzazione dati flessibile e dinamico. In altre parole il Cloud è come un grande computer ‘elastico’ che si allarga e si restringe a seconda delle contingenze. Anche in questo caso, PIU’ INNOVAZIONE, MENO COSTI.

Sarebbe proprio il caso di dire: “E’ la tecnologia, bellezza!”