Antonio De Poli

La nostra fiducia al Governo!

Cari amici,

oggi pomeriggio sono intervenuto in aula a Palazzo Madama in qualità di capogruppo del Gruppo Parlamentare Civici d’Italia – Noi Moderati – MAIE nel corso delle dichiarazioni voto sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni Questo è il testo del mio intervento:

Signor Presidente del Senato,
Gentile Presidente del Consiglio dei ministri – on. Giorgia Meloni.
Cari colleghi, con l’emozione, di chi oggi partecipa e contribuisce a scrivere una nuova pagina della nostra storia parlamentare, esprimo a nome del Gruppo
Civici d’Italia – Noi Moderati – MAIE sincero apprezzamento le Sue dichiarazioni programmatiche
.

Oggi si scrive una pagina importante per l’Italia. Voteremo la fiducia al Governo e a Lei, Presidente, prima donna nella storia d’Italia a rivestire il ruolo di Capo dell’Esecutivo.

Un Governo con una maggioranza politica voluta dai Cittadini.

Stiamo vivendo una situazione difficilissima.

Non possiamo assolutamente perdere tempo.

Dobbiamo affrontare e risolvere i grandi problemi della nostra Nazione.

Partirò dalla politica estera.

Lei, Presidente, ha sempre chiaramente dimostrato di assumere una posizione atlantista ed europeista.

È doveroso tenere fuori dalle strumentalizzazioni la politica estera.

L’Italia sta vivendo una delle crisi internazionali più gravi dal secondo dopoguerra.

È necessario abbassare i toni e ricondurre il dibattito alla normale dialettica politica.

Le scritte minacciose contro il Presidente del Senato Ignazio La Russa, comparse a Roma e quelle di poche ore fa, in Val di Susa, contro il Vice Premier Matteo Salvini, sono messaggi inaccettabili di un clima che va certamente scongiurato.

C’è bisogno di responsabilità.

Domani, in Senato, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – al quale rivolgo il mio deferente saluto – ricorderemo i 100 anni della Legge sul patrimonio artistico all’insegna di Benedetto Croce.

A lui dobbiamo una lezione di coraggio contro le dittature, per la libertà, per la democrazia e l’idea che la “forma è sostanza”.

Sì, perché il linguaggio che usiamo dentro e fuori quest’Aula deve essere sempre sostanza e, dunque, improntato al rispetto reciproco.

Crediamo fortemente nel profilo europeista di questo Governo e nello spirito di solidarietà che ci hanno lasciato i padri dell’Europa come Schuman, Adenauer e Alcide De Gasperi.

La pandemia e la guerra in Ucraina ci insegnano che nessuno si salva da solo.

Ha fatto bene la comunità internazionale a reagire in modo compatto.

Bene ha fatto l’Occidente a sostenere il popolo ucraino.

Noi tutti vogliamo la pace, una vera pace.

La DIPLOMAZIA

deve tornare protagonista.

Il ruolo dell’Europa è decisivo.

Lo è anche e soprattutto nel contesto attuale della crisi energetica: è ora necessario dare avvio al mercato unico dell’energia in Europa.

L’aumento dei costi dell’energia e dei carburanti è diventato insostenibile.

L’Italia ci guarda con gli occhi delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori, degli indigenti, dei poveri.

A tutti e senza distinzione di appartenenza dobbiamo dare ascolto.

In una crisi, come è accaduto con il Covid, a soffrire maggiormente sono i più fragili.

Lo abbiamo imparato durante l’emergenza pandemica: vorrei ricordare qui l’impegno di medici infermieri personale sanitario, forze armate, forze dell’ordine e dello straordinario mondo del volontariato.

A ciascuno di loro va il nostro grazie.

L’inflazione sta volando ai livelli del 1983.

VANNO SCONGIURATI, COSTI QUEL CHE COSTI, I RISCHI PER LA TENUTA SOCIALE.

Siamo per il sostegno a chi è più in difficoltà.

È nel nostro Dna politico.

Ecco perché accogliamo positivamente l’impegno del Governo a difendere il potere d’acquisto delle famiglie, allargando la platea dei beni con l’IVA ridotta al 5%.

Così come ci ha fatto estremamente piacere l’attenzione posta sul PNRR che è sì un’occasione straordinaria da cogliere ma tenendo conto del nuovo quadro, alla luce dei rincari delle materie prime, della crisi energetica e del rischio del blocco cantieri.

A questo Governo, pertanto, chiediamo, sin d’ora, di percorrere tutte le strade necessarie affinché i cantieri ripartano, le imprese lavorino, le risorse del PNRR vengano messe a terra.

Dal tema delle infrastrutture (grandi e soprattutto piccole opere, essenziali per i territori) alla sicurezza idrogeologica, la parola d’ordine è investire.

Gli investimenti si fanno se c’è un Governo solido e stabile.

Non ci è sfuggito, Presidente Meloni, il suo attento riferimento alle popolazioni dei Comuni delle Marche, drammaticamente colpite dall’alluvione nella notte tra il 15 e il 16 settembre.

Colgo l’occasione per rinnovare il nostro cordoglio ai familiari delle vittime e la vicinanza e solidarietà a famiglie e imprese di quei territori che aspettano risposte concrete.

Abbiamo apprezzato molto il suo impegno: le istituzioni hanno il dovere di fare la propria parte assicurando fondi e risorse economiche per la ripartenza.

In tema di politica economica accogliamo positivamente l’impegno assunto dal Governo ad archiviare, una volta per tutte, la politica assistenzialista.

Oggi più che mai c’è bisogno di lavoro. Senza lavoro non c’è dignità.
E per noi il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese e stipendi adeguati ai lavoratori, anche promuovendo un confronto con le parti sociali e favorendo la cultura d’impresa, anche nelle giovani generazioni.

Consentitemi di porre doverosamente l’accento sulla questione tragica delle morti bianche.

Lo sconcertante episodio, che ha visto il giovane Giuliano De Seta perdere la vita sul posto di lavoro, non deve assolutamente più ripetersi.

La sicurezza sul lavoro è una battaglia che non ha colori politici.

Un altro capitolo che non possiamo trascurare sono le nuove povertà che, purtroppo, stanno emergendo.

Gli strumenti di contrasto a questo drammatico fenomeno sociale sono legittimi, ma solo se concepiti come un aiuto a chi non può lavorare e a chi si trova in una situazione di fragilità, come pensionati, invalidi, persone con disabilità.

Al contrario, il reddito di cittadinanza è stato una vera e propria sconfitta e, dunque, deve essere riformato.  

Abbiamo accolto positivamente l’impegno del Governo a ridurre la pressione fiscale, partendo dal taglio delle tasse sul lavoro.

CON QUESTO IMPEGNO, POSSIAMO DIRE OGGI, CHE L’ITALIA VOLTA PAGINA GRAZIE A QUESTO GOVERNO,

GRAZIE A QUESTA MAGGIORANZA.

Così come salutiamo con grande favore l’impegno a sostenere la natalità e a tutelare le famiglie con una riforma dell’IRPEF che preveda una progressiva introduzione del quoziente familiare, alleggerendo il carico fiscale ai nuclei con più figli.  

Senza famiglia non c’è futuro per la nostra bellissima Italia.

Viviamo in un momento che è di transizione e di grandi cambiamenti.

Per affrontare le nuove sfide,
abbiamo la necessità di “surfare” l’onda dell’innovazione tecnologica, promuovendo una cultura digitale;
e di inquadrare il tema della sostenibilità a 360 gradi.

Perché non può esserci sostenibilità ambientale se non c’è anche una sostenibilità economica e sociale.

Non può sfuggire, Presidente Meloni, all’attenzione di ciascuno di noi il tema delle riforme: da quelle costituzionali a quelle sulla giustizia, passando per la sburocratizzazione della Pubblica amministrazione.

Abbiamo apprezzato profondamente il passaggio del suo discorso sull’autonomia delle Regioni.

Bisogna dare risposte e dare seguito, in tempi certi, al processo virtuoso di autonomia differenziata che diverse regioni hanno chiesto tra cui il Veneto.

È un tema per noi prioritario.

Lavoreremo fin d’ora, non dimenticando mai il ruolo centrale del Parlamento.

Abbiamo tutti, maggioranza e opposizione, una grande responsabilità.

Perseguire il bene comune.

Dalla crisi si può uscire più forti di prima.

Lei, Presidente Meloni, alla Camera, ha usato l’immagine della nave.

L’Italia è la nave dove ci troviamo tutti insieme.

Nessuno può scendere per fuggire dalle proprie responsabilità.

Il nostro Paese è mare ed è patrimonio.

Parola splendida che ricorda la Patria e la trasforma in bene inclusivo, non proprietà di qualcuno, ma ricchezza per tutti.

Noi sappiamo scegliere.

Con questa fiducia prendiamo un impegno solenne con la Storia.

Saremo con Lei per disegnare una nuova rotta di speranza e di fiducia per il futuro dell’Italia e degli italiani.

PER QUESTO NOI VOTEREMO CONVINTAMENTE LA FIDUCIA AL SUO GOVERNO.

Buon lavoro, Presidente.

VIDEO DELLA DICHIARAZIONE DI VOTO SENATO TV

 

VIDEO DELLA DICHIARAZIONE DI VOTO DIRETTA RAI2

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