Cari amici,
stamani in Senato, su mia iniziativa, si è svolta una conferenza stampa di presentazione del percorso di tutela e valorizzazione del dolce tipico padovano: la pazientina.
Sono intervenuti, fra gli altri, Federica Luni (presidente APPE, Associazione provinciale pubblici esercizi); Paolo Artelio (vicepresidente FIPE Confcommercio); Andrea Galeota (Camera di commercio Padova); Matteo Menapace (regista) e Paolo Donadini (consulente certificazione IGP).
E’ stato veramente un piacere aprire le porte del Senato per parlare di questo percorso di valorizzazione di un dolce, la Pazientina, che parla della nostra storia e che rappresenta un mondo vasto e importantissimo fatto di piccoli artigiani e commercianti, addetti alla ristorazione, imprese e famiglie.
L’essenza del Veneto produttivo e dell’Italia.
Loro sono i custodi di una cultura antica che merita di essere sostenuta attraverso canali istituzionali in grado di favorire un percorso di tutela ed esaltazione delle nostre tipicità, delle eccellenze italiane che inevitabilmente passano dalla buona cucina.
La “Pazientina” è una presenza fissa nelle nostre domeniche e probabilmente non ci chiediamo nemmeno da dove arrivi, vista la naturalezza con la quale fa parte del nostro vissuto quotidiano.
Eppure dietro ci sono dietro tante storie interessanti, come quella che ha radici nel 1600 e ci racconta di conventi dove questo dolce buonissimo veniva preparato per gli ammalati dai frati francescani della basilica di Sant’Antonio.
Da qui il nome “Pazientina”, da pazientes appunto.
Altre storie più goliardiche invece fanno riferimento al nome e alla pazienza che ci vuole a mangiarlo per la sua bontà e la sua ricchezza di ingredienti.
Noi vogliamo che questo dolce che parla della nostra storia, delle nostre terre, del gusto tipico dell’eccellenza padovana possa intraprendere il percorso che porterà all’ottenimento del marchio Igp. E oggi siamo qui con tanti produttori per sottoscrivere un disciplinare molto preciso sulla preparazione della Pazientina.
Si tratta di uno dei tre piatti padovani già depositati alla Camera di Commercio come brevetto. Con questa iniziativa intendiamo proseguire questo percorso candidandoci a concorrere per ricevere un marchio importante, quello Igp, che garantisce la qualità e la tipicità dei nostri prodotti e del loro legame con il territorio.
Capolavoro della pasticceria, bellissimo anche a vedersi, come dicevo all’inizio, questo dolce ci dice anche altre cose.
Ci parla di piccoli laboratori e di artigiani, di imprese familiari, che da riconoscimenti come questo possono avere un grande sostegno nei confronti di un lavoro che va protetto in tutti i modi e che deve così aprirsi anche a nuove vie di maggior diffusione e quindi, alla possibilità di maggiori ricadute economiche per tutti.
Spesso facciamo i conti con la sofferenza economica di queste piccole realtà che si scontrano con i colossi della globalizzazione. Proprio per questo dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili a sostenere questo settore, a cominciare dalla richiesta e dall’ottenimento del marchio di qualità.
Una strada che comincia oggi e che vi illustreranno meglio gli altri ospiti, anche con il video prodotto dal regista Matteo Menapace.
Una strada che tutti dobbiamo sostenere e promuovere.
Antonio
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