La sfida che il Sud sta vincendo: dall’Università all’ingresso nel mondo del lavoro

Cari amici,

stamani al Senato della Repubblica, nella sala caduti di Nassirya, si è tenuta la conferenza stampa dal titolo eloquente: “La sfida che il Sud sta vincendo: dall’Università all’ingresso nel mondo del lavoro”.

Erano presenti viceministro del Lavoro, MARIA TERESA BELLUCCI; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, MATILDE SIRACUSANO; ANTONELLO GARZONI (rettore dell’Università LUM Giuseppe Degennaro) e MASSIMO VALERII (direttore generale CENSIS).

Abbiamo parlato di Università, formazione e ingresso nel mondo del lavoro, partendo da un’esperienza positiva, quella dell’Università LUM (Libera Università Mediterranea, di Casamassima a Bari).

Una premessa: il mondo del lavoro sta attraversando un passaggio epocale che sta cambiando il volto della nostra società.

LA PAROLA D’ORDINE È TRANSIZIONE.

Transizione digitale, in primis. Transizione green.

La domanda che ci porremo oggi è: come la TRANSIZIONE (con l’arrivo sempre più prepotente, ad esempio, dell’Intelligenza Artificiale) impatterà sulla formazione e sulla creazione di nuovi modelli professionali?

A questa domanda proveremo a dare una risposta, interrogandoci sul ruolo delle Università.

IL RUOLO DEGLI ATENEI È STRATEGICO.
Lo è perché il LEGAME TRA UNIVERSITÀ E IMPRESE È CENTRALE SE VOGLIAMO SURFARE L’ONDA DELL’INNOVAZIONE.

Il nostro Paese ha tutte le carte in regola per farlo.

Lo abbiamo raccontato grazie a questa iniziativa dell’Università LUM Giuseppe Degennaro.

D’altronde il tema della fuga dei cervelli è un problema noto, che l’Italia deve assolutamente affrontare da qui ai prossimi anni.

In Italia le Università devono cambiare volto per essere all’altezza della sfida del cambiamento.

Tutto questo vuol dire essere pronti a definire nuovi modelli che passano sicuramente attraverso UNA PIU’ STRETTA (E DIREI VINCENTE) CONNESSIONE TRA UNIVERSITÀ E AZIENDE.

La formazione è l’anello che unisce queste due cose, Università e aziende.

La formazione sta a cuore alle Università (banalmente potremmo dire è nel suo Dna).

Ma è altrettanto vero che la formazione sta a cuore anche e soprattutto alle imprese.

E’ vero, c’è un’emergenza missmatch tra domanda e offerta di lavoro.
Non comunicherò dati nuovi al riguardo, sono numeri assolutamente noti.

Come ha evidenziato di recente il Ministro del Lavoro Marina Calderone, c’è un milione di posti che non riusciamo a coprire.

Ed è un paradosso se pensiamo che abbiamo più di 2 milioni di disoccupati, con un tasso di disoccupazione giovanile che supera il 22%.

Secondo un recentissimo rapporto Unioncamere-Anpal, le imprese impiegano tra 2 e 12 mesi per reperire le figure ricercate.

Questo vuol dire perdere un valore aggiunto pari a 37 miliardi di euro.

La difficoltà a trovare le figure ricercate, secondo le previsioni Excelsior, si è attestata al 45%, circa 5 punti in più rispetto a un anno fa.

Sono due le ragioni di questo missmatch:

  • LA CARENZA DI CANDIDATI
  • LE COMPETENZE NON IN LINEA CON LE RICHIESTE DELLE IMPRESE

Bisogna invertire la tendenza.

A mio avviso – è vero – si possono e si debbono attivare politiche di decontribuzione fiscale per contrastare la fuga dei cervelli.

Ma la soluzione più efficace sta in un cambiamento più strutturale.

Dobbiamo correre ai ripari, partendo da un orientamento concreto e puntuale, abbattendo il muro che ancora oggi, purtroppo, separa le Università dalle imprese.

L’Università LUM di Casamassima ci è riuscita.

Il Mediterranean Innovation Valley non è altro che questo, un modello di acceleratore diffuso orientato alle aziende con l’obiettivo di rafforzare i territori, il Sud e quindi tutta Italia.

Senza Sud non può esserci sviluppo e crescita per l’intero Paese.

Le imprese stanno pensando a indirizzare i propri business, seguendo la logica dell’innovazione.

Questa stessa logica deve riguardare il mondo delle Università.

La conoscenza è la materia prima più importante che abbiamo.

Il terreno è fertile. Tocca a noi saperlo coltivare!

Antonio

CONFERENZA STAMPA

INTERVISTA

 

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