“L’antico viaggio verso il futuro”: XXIII Convegno dei licei classici europei

Cari amici,

è stato per me un grande onore presentare in Senato la XXIII edizione del “Convegno dei Licei Classici Europei” dal titolo molto evocativo “L’antico in viaggio verso il futuro”. Un Convegno che si terrà dal 7 al 9 maggio prossimi nell’Educandato Statale San Benedetto di Montagnana.

Grazie agli organizzatori di questa importante iniziativa – A.N.I.E.S. e tutte le istituzioni scolastiche coinvolte. In particolare alla Presidente Anies Annamaria Zilli per l’incrollabile impegno e a tutti i relatoriche sono intervenuti:

  • Carmela Palumbo – Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito;
  • Luigi Bisato (vicepresidente della Provincia di Padova;
  • Emanuela Veronese (dirigente scolastica Educandato Statale San Benedetto);
  • Gaia Masut e Elisabetta Benedetti (docenti del San Benedetto);
  • Alessandro Spigolon e Letizia Borsato (studenti del San Benedetto);
  • Chiara Borsato e Giusi Agnello (educatrici del San Benedetto).

Oggi abbiamo celebriato il Liceo Classico Europeo di Montagnana, nato 30 anni fa, un traguardo significativo che ci invita a riflettere sul cammino compiuto e su quello che ci attende. Trent’anni fa, agli albori di un’Europa più unita – erano i tempi del Trattato di Maastricht – nacque una visione coraggiosa: creare un percorso educativo che unisse la solida formazione del liceo classico italiano con una spiccata vocazione internazionale ed europea. Così è nato il Liceo Classico Europeo, inizialmente come sperimentazione in pochi convitti nazionali, con l’ambizioso obiettivo di superare i particolarismi e costruire una coscienza europea tra i giovani. Oggi quella visione è una splendida realtà consolidata. In tre decenni questo indirizzo ha formato generazioni di studenti, offrendo loro radici forti nella tradizione e ali spiegate verso l’Europa e il futuro.

In un mondo che corre veloce verso il domani, qualcuno potrebbe chiedersi quale sia il valore dell’educazione classica per la società contemporanea. Ebbene, lo studio dell’antico non è una fuga nel passato, ma al contrario un viaggio che illumina il presente. Il latino e il greco, la filosofia di Socrate e di Aristotele, la storia millenaria di Roma e di Atene: non sono materie polverose, ma strumenti vivi di formazione.

Insegnano ai nostri giovani il pensiero critico, la capacità di analisi, il senso profondo dell’umanità. In questo stesso luogo, il Senato della Repubblica – che nel nome richiama il Senatus dell’antica Roma – sentiamo quanto le nostre radici classiche siano intrecciate con i valori e le istituzioni di oggi. La formazione classica fornisce ai ragazzi quella capacità di comprendere le sfide odierne con la prospettiva della storia e con la saggezza delle grandi idee che hanno attraversato i secoli.

Il Liceo Classico Europeo ha saputo aggiungere a tutto ciò un ulteriore elemento di ricchezza: la dimensione europea e il dialogo tra culture. Questo indirizzo di studi invita gli studenti a guardare oltre i confini nazionali, a imparare le lingue straniere, a conoscere altre letterature e tradizioni. In una parola, li forma come cittadini d’Europa e del mondo. Il valore di un’educazione europea sta proprio nel crescere giovani che sappiano comprendere e rispettare culture diverse, trovando nell’incontro con l’altro uno stimolo e non una minaccia.

Parlare di educazione europea significa anche parlare del futuro dell’istruzione. Il Liceo Classico Europeo, con il suo equilibrio tra tradizione e innovazione, è un modello di come la scuola può evolvere.

Dobbiamo continuare su questa strada: investire in un’istruzione che fornisca competenze solide – linguistiche, scientifiche, umanistiche – ma anche valori solidi. Un’istruzione che educhi persone libere, curiose, tolleranti e consapevoli. Solo così le nuove generazioni potranno essere pronte ad affrontare le sfide globali senza smarrire la propria identità.

E a ragazze e ragazzi che sono il cuore di questa esperienza, voglio dire: guardandovi, il nostro sguardo verso il futuro è colmo di fiducia. Voi siete i protagonisti di questo viaggio dall’antico al futuro. Avete la fortuna di attingere alla saggezza degli antichi e al tempo stesso di vivere in un’epoca ricca di opportunità. Siate fieri della vostra formazione: vi darà una marcia in più, perché unisce conoscenza e passione, tradizione e innovazione. Siate voi stessi costruttori di dialogo: nelle vostre classi, nelle vostre future università, nei luoghi di lavoro che vi aspettano, portate l’apertura mentale e la profondità che state coltivando in questi anni.

Noi, come istituzioni, crediamo in voi e scommettiamo su di voi: nel vostro talento, nel vostro impegno, nei valori che saprete testimoniare nella società.

Antonio

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