“Il Governo intervenga contro le aperture dei centri commerciali nelle festività. Quella dell’outlet di Serravalle è una battaglia-simbolo che deve spingerci, una volta per tutte, a spostare l’attenzione dal profitto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Diciamo NO allo shopping a Pasqua. Ha ragione don Marco Scattolon, parroco di Rustega, Camposampiero (Padova), quando esorta i parrocchiani a disertare i centri commerciali e ad essere solidali con i commessi e le loro famiglia”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l’appello del parroco di Rustega, don Marco Scattolon, contro gli acquisti nei centri commerciali che decideranno di restare aperti nelle prossime festività pasquali, aggiunge: “La legge sulla liberalizzazione degli orari è una legge sbagliata che va cambiata – afferma De Poli -. Al Governo chiediamo di intervenire a livello legislativo per risolvere il problema alla radice. Le festività vanno trascorse a casa, in famiglia, con i propri cari. E’ un diritto di tutti i lavoratori che non può essere barattato con la voglia delle aziende di fare business. Domenica prossima, in occasione della festività di Pasqua, il più grande outlet d’Italia, a Serravalle – diventato ormai un simbolo, con 2000 lavoratori in 250 negozi – rischia di rimanere aperto. Non è vero che così facendo si aiutano i consumi e l’economia. E’ una concezione sbagliata del rapporto tra economia, lavoro e persona: al centro di tutto ci deve essere la persona, non il consumo. Passare una festa al centro commerciale vuol dire alimentare quel deserto relazionale che, purtroppo, già contraddistingue la nostra società. Al contrario, sarebbe auspicabile che, anziché cedere al consumismo, si desse un segnale, sia a livello culturale che a livello politico, affinché si ponga fine a una situazione di ingiustizia”, conclude De Poli.