Dalla legge di Bilancio per il 2017 le misure per aumentare le possibilità di lasciare il lavoro prima dei requisiti fissati dalla riforma Fornero
Poco più di un mese alla partenza dell’Ape: il debutto della sperimentazione dell’anticipo sulla pensione è fissato al 1° maggio, anche se i tecnici del Governo sono ancora all’opera per definire gli ultimi tasselli – proprio oggi è in calendario l’incontro con i sindacati – per far partire in tempo il nuovo strumento rivolto a una platea di oltre 300mila potenziali beneficiari.
Ecco tutte le strade per anticipare la pensione
Un cantiere sempre aperto, quello delle pensioni, con l’ultima manovra che ha cercato di portare una ventata di flessibilità, consentendo ai lavoratori con determinate caratteristiche di raggiungere “in anticipo” il traguardo dell’assegno, senza però compromettere la sostenibilità dei conti del sistema previdenziale. Rispetto al recente passato, infatti, non cambiano le regole fondamentali del sistema, ma sono state introdotte modifiche o novità per consentire di avvicinare la data del pensionamento o il momento in cui si può smettere di lavorare.
Aspetti già operativi
Partiamo con gli aspetti che sono già operativi e riguardano tutti i lavoratori. Il cumulo dei contributi versati in più gestioni consentirà a molte persone di andare prima in pensione (di vecchiaia o anticipata), dato che l’operazione di “somma” non ha alcun costo.
I potenziali beneficiari del cumulo sono stimati dal Governo in poco meno di 50mila ogni anno, considerando anche che l’operazione può riguardare chi ha versato delle somme alle Casse di previdenza dei professionisti (anche se per questi ultimi non ci sono ancora indicazioni chiare).
Il cumulo consente di ottenere un assegno unitario, frutto della contribuzione accantonata nelle diverse gestioni, permettendo anche la conservazione delle regole di calcolo proprie di ciascuna gestione pensionistica. Un’opportunità soprattutto per chi ha carriere frammentate, tipicamente i giovani che spesso “attraversano” gestioni e rapporti di lavoro diversi
Fonte Sole 24 Ore