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L’Europa torni protagonista – MARCHE

giugno 24, 2025

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Care amiche e cari amici,

sono intervenuto in Aula per esprimere il voto favorevole del nostro gruppo alla mozione di maggioranza sulle comunicazioni della Presidente Meloni in vista del Consiglio europeo.

Viviamo una fase storica segnata da crisi globali, instabilità regionali e nuove minacce. Non possiamo limitarci ad osservare: l’Italia e l’Europa devono agire con determinazione. È tempo di guida, visione e coraggio politico.

Ho richiamato l’importanza della diplomazia in un momento in cui si registra una fragile tregua tra Israele e Iran. La comunità internazionale ha il dovere di cogliere ogni spiraglio per evitare un’escalation devastante. Come ha detto Papa Leone, dobbiamo fermare la tragedia della guerra prima che diventi una “voragine irreparabile”.

L’Europa deve tornare a essere ciò che i Padri fondatori volevano: un progetto di pace, libertà e democrazia. Serve una vera politica estera e di difesa comune, per difendere i nostri valori e garantire sicurezza e stabilità.

Apprezziamo l’impegno della Presidente Meloni al G7 e la scelta di ospitare a Roma la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina: due segnali forti di una Italia protagonista in Europa e nella Nato.

Ho riaffermato la nostra linea chiara anche su Gaza e Iran: condanna ad Hamas, difesa del diritto di Israele a esistere, ma anche urgenza umanitaria e necessità di cessate il fuoco. Sull’Iran, la minaccia è reale: serve una risposta europea all’altezza, prima che le conseguenze ricadano anche su di noi, a partire da sicurezza ed energia.

Infine, ho posto l’accento su difesa comune, migrazioni, mercato unico, allargamento UE. Temi su cui serve unità d’intenti: oggi più che mai è in gioco il futuro del nostro continente.

Ho concluso il mio intervento ricordando Alcide De Gasperi e la sua straordinaria lezione di responsabilità europea. Oggi tocca a noi raccogliere quel testimone.

Andiamo avanti con coerenza, equilibrio e senso del dovere. LEGGI QUI

GUARDA IL MIO INTERVENTO IN AULA

GIUBILEO DEI GOVERNANTI E DEGLI AMMINISTRATORI

Sabato mattina in Vaticano, durante il Giubileo dei Governanti e degli Amministratori, il Papa ha espresso parole che interrogano profondamente il senso del nostro impegno pubblico.

Papa Leone XIV ci ha ricordato che servire le istituzioni significa anzitutto servire le persone, soprattutto quelle più fragili. Significa custodire la dignità umana, difendere la vita e sostenere la famiglia.

Ma anche saper affrontare con responsabilità le grandi sfide del nostro tempo, come quella posta dall’intelligenza artificiale, che non può sostituire l’uomo, ma deve rimanere strumento al suo servizio.

Forte anche il richiamo alla libertà religiosa come fondamento di una convivenza autenticamente umana.

Un grazie sincero al Santo Padre per averci offerto una rotta chiara: fare politica con coscienza, umanità e visione.

INCONTRO AL SENATO CON LA CAMERA ITALIANA DELL’ACCONCIATURA: DARE VOCE A UN SETTORE STRATEGICO DEL MADE IN ITALY

Martedì scorso ho avuto il piacere di ricevere al Senato una delegazione di rappresentanti della Camera Italiana dell’Acconciatura.

Un incontro importante e costruttivo per dare voce a un settore che rappresenta eccellenza, professionalità e creatività del Made in Italy.

Un’occasione per ascoltare le istanze degli operatori e valorizzare il contributo che ogni giorno offrono alla nostra economia e al benessere delle persone.

CRISI BIESSE. SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE

Siamo preoccupati per la crisi della Biesse a Pesaro. La multinazionale pesarese, quotata in Borsa e leader nella tecnologia per la lavorazione di varie materie prime come il legno, sta vivendo una delle pagine più difficili della sua storia.

È urgente un intervento in ambito istituzionale per salvaguardare un’azienda che fa parte del Dna produttivo delle Marche. A giugno, come è noto, scadranno i contratti di solidarietà e, pertanto, chiediamo al Governo e, in modo particolare, al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di valutare quali azioni intraprendere a tutela dei posti di lavoro e di convocare un tavolo di confronto fra le parti interessate per individuare una soluzione alla crisi. Dobbiamo mettere in sicurezza lavoratori e famiglie.

I sindacati hanno chiesto di estendere la solidarietà per altri mesi, da una parte; mentre dall’altra, secondo quanto si apprende, i vertici aziendali non intendono ridurre ulteriormente l’orario di lavoro. I ricavi sono scesi dell’8%, come evidenziato nei risultati finanziari del 2024.

Il mercato, dunque, sta vivendo un momento di grande difficoltà e ci auguriamo che le istituzioni, a tutti i livelli, possano adoperarsi per garantire la continuità produttiva di un’azienda familiare che è nata con pochi dipendenti e che, negli anni, si è sviluppata ed è cresciuta fino ad arrivare a 4200 dipendenti.

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