L’Italia ci crede!

Antonio De Poli

3 anni ago

Hands waving flags of Italy

Cari Amici,

apro questa newsletter con una bella notizia: le dimissioni dall’ospedale Gemelli di Papa Francesco. Il Pontefice è rientrato in Vaticano dove – ne siamo certi – grazie alla sua tempra e alla forza della preghiera, continuerà a svolgere la missione del suo Pontificato alla guida della Chiesa.

Questa settimana torno a parlare di RECOVERY PLAN.

Sono in arrivo dall’Europa – quell’Europa in cui noi crediamo fortemente, fatta di solidarietà e concretezza – le risorse del Recovery Fund.

La prima tranche di fondi è un segnale di fiducia.

E’ un traguardo storico per l’Italia.

L’approvazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, da parte dell’ECOFIN – vertice dei ministri economici dei Paesi membri dell’UE – permetterà al nostro Paese di ottenere un primo finanziamento.
E’ un obiettivo che condivido oggi con un sentimento di grande soddisfazione.
Questo fatto concreto, più di 1000 parole, oggi ci dà ragione sulla fiducia al Governo Draghi.

L’Italia ha bisogno di guardare al futuro con speranza.

Lo farà, di certo, anche dopo la vittoria calcistica della nostra Nazionale agli Europei 2021.
Ai nostri azzurri intendo esprimere un sentimento di gratitudine. Gli italiani, da Nord a Sud, hanno festeggiato e colto in maniera positiva questo trionfo che rappresenta per tutti noi una grande iniezione di energia positiva.

L’ITALIA, OGGI PIÙ CHE MAI, CI CREDE!

CAPITOLO DDL ZAN.

La settimana prossima, come saprete, sarà quella decisiva nel dibattito politico-parlamentare sul disegno di legge Zan. Come ho detto e ribadito più volte, in queste settimane, siamo FAVOREVOLI A CONTRASTARE VIOLENZA E DISCRIMINAZIONI ma, detto questo, per noi LA LIBERTA’ DI PENSIERO E DI EDUCAZIONE DEI NOSTRI FIGLI NON SI TOCCA. Per noi è un principio inderogabile! La nostra richiesta è di modificare il provvedimento. E’ il momento della mediazione e del dialogo!

CAPITOLO GREEN PASS.
Rispetto all’ipotesi di utilizzare il green pass o certificato vaccinale per entrare nei locali come bar e ristoranti, la mia posizione è chiara: sono contrario.

Che senso ha utilizzare il certificato vaccinale per i locali ed esercizi pubblici dove, ad oggi, le regole prescrivono misure di sicurezza e distanziamento sociale?
Una cena a tavola o un caffè al tavolo non può essere equiparato ad un assembramento
Questi luoghi, infatti, grazie proprio al contributo degli esercenti e alla sensibilità delle categorie economiche, sono sicuri. Seguendo questa logica, dovremmo forse chiedere ai cittadini di esibire il pass verde per prendere un bus o la metropolitana?

Questa settimana, è stato pubblicato il rapporto nazionale Invalsi sulla scuola.
Sapete cosa è emerso?
Uno studente su due terminerà l’anno scolastico impreparato.
Questo ci dà ragione: basta con la Didattica a distanza. Bisogna far tornare i ragazzi in classe.
Le mie richieste al Governo: