Cari amici,
appuntamento consueto con il Question Time. Oggi pomeriggio ho presentato la mia interrogazione parlamentare al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida sul tema dei cibi sintetici: siamo assolutamente contrari.
L’Italia è capofila in UE con un documento che è stato presentato nel corso del Consiglio Agrifish del 23 gennaio scorso.
Ho chiesto al Ministro quali siano gli esiti del Consiglio in particolare riguardo alla posizione assunta dai Paesi membri UE sul cibo sintetico. Ecco il testo integrale del mio intervento:
Signor/a Presidente, Onorevoli Colleghi,
sottopongo oggi all’attenzione del Governo e del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, la questione dei CIBI SINTETICI su cui questa maggioranza di Centrodestra, in Parlamento, ha assunto – fin dall’inizio della Legislatura – una posizione molto chiara e netta, di assoluta contrarietà.
E’ una battaglia di civiltà, per DIFENDERE LE NOSTRE PRODUZIONI DI ECCELLENZA, LA QUALITÀ del cibo che mangiamo, la nostra salute, il nostro ambiente, I NOSTRI AGRICOLTORI che – lo ricordo – SONO I PRIMI CUSTODI DI QUESTA ECCELLENZA.
Come ricorderete, infatti, il 17 novembre scorso, è stato licenziato dalla Camera dei deputati un disegno di legge – approvato dal Senato prima dell’estate – con il quale è stato introdotto il divieto di produzione e commercializzazione di carne sintetica.
Lo scorso 23 gennaio 2024, come è noto, si è svolto il Consiglio Agrifish (Consiglio Agricoltura e Pesca) dell’Unione europea.
In quella sede, l’Italia ha presentato un documento formale agli altri Paesi membri, insieme ad Austria e Francia.
Con questo documento veniva, peraltro, richiesto l’avvio di una consultazione pubblica in tutta Europa sulla carne coltivata in laboratorio, la tutela delle denominazioni dei prodotti alimentari e si chiedeva alla Commissione europea di compiere una valutazione sui cosiddetti cibi sintetici, assumendo una posizione nitida su questo importante argomento.
Quando parliamo di cibi sintetici, va sgombrato il campo dagli equivoci. Noi chiediamo che PREVALGA IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE.
Nessuno, ad oggi, infatti, conosce gli effetti e le conseguenze di alimentarsi con prodotti artificiali creati in laboratorio.
Non è un caso che in Israele, ad esempio, dove il consumo di cibo sintetico non è autorizzato, se si vuole consumare pollo in vitro, bisogna firmare una liberatoria che solleva da ogni responsabilità il ristoratore.
I dubbi sul cibo coltivato in laboratorio, va detto, non sono solo italiani.
Grazie a questo Governo e a questa maggioranza, che hanno a cuore la tutela della salute dei Cittadini e la salvaguardia delle filiere produttive di qualità, l’iniziativa dell’Italia nel Consiglio Agrifish può essere, a mio avviso, uno stimolo verso la definizione di una posizione comune europea su questo importante tema.
Considerato che il documento in questione presentato dall’Italia all’Agrifish è stato anche oggetto di discussione e valutazione da parte dei Paesi membri UE presenti, CHIEDIAMO OGGI AL MINISTRO DI SAPERE QUALE SIA STATO L’ESITO DEL CONSIGLIO E, di riflesso, di SAPERE QUALE SIANO STATE LE POSIZIONI ASSUNTE DAGLI ALTRI PAESI MEMBRI UE SULLA QUESTIONE DEL CIBO SINTETICO.
La ringrazio,
Sen. Antonio De Poli
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