Attivare servizi al lavoro e percorsi formativi per lavoratori in uscita o già usciti da aziende in crisi: questo l’obiettivo del bando pubblicato dalla Regione Lombardia. L’intervento di politiche attive e passive del lavoro mira a creare nuove opportunità di lavoro per i lavoratori vittime di crisi aziendali.
Possono presentare i progetti gli operatori accreditati dalla regione per i servizi al lavoro, che devono essere capofila di un partenariato di almeno tre soggetti che includa operatori pubblici e privati accreditati alla formazione, centri per l’impiego, aziende, enti locali territoriali, parti sociali, distretti industriali e commerciali, camere di commercio, fondazioni grant making, consulenti di outplacement, organizzazioni del terzo settore, agenzie per il lavoro, scuole, università.
I progetti devono essere rivolti a lavoratori coinvolti in crisi di aziende, site in Lombardia, che percepiscano sostegno al reddito (cassa integrazione in deroga o straordinaria) a causa di accordi di esubero, e a disoccupati a causa di crisi aziendali.
Ogni progetto è rivolto ad un minimo di dieci persone provenienti da massimo tre aziende dello stesso settore di crisi. Il progetto deve prevedere servizi al lavoro a processo e servizi al lavoro a risultato. Nel primo caso si tratta di orientamento al lavoro e consolidamento delle competenze per un massimo di 2 mila euro a persona. Nel secondo caso si tratta di inserimento lavorativo, suddiviso a sua volta in servizi di inserimento e di avvio al lavoro (per un totale di 1835 euro a persona), e in servizi di autoimprenditorialità (3860 euro a persona).
Le domande devono essere presentate entro il 30 giugno 2017.
Consulta il bando sul sito