Marche: quale strategia per l’accoglienza e la ristorazione?

Cari amici,

questa mattina in Senato su mia iniziativa si è tenuta la conferenza stampa dal titolo “Il benessere e la longevità: quali strategie integrate per la crescita e lo sviluppo dell’accoglienza e della ristorazione nelle Marche”.

Erano presenti Gianluca Caramanna (Consigliere Ministro Turismo); Marco Bruschini (Direttore ATIM Regione Marche); Giacomo Bramucci (Presidente Confcommercio Marche e Marche centrali); Massimiliano Polacco (Direttore generale Confcommercio Marche e Marche centrali); Moreno Cedroni (Presidente FIPE Confcommercio Marche Centrali) e Luca Giustozzi (Presidente Federalberghi Confcommercio Marche).

Come sapete, in questi giorni (o forse già nelle prossime ore) arriverà proprio qui in Senato il testo della Legge di bilancio, approvato dal Governo.

La manovra contiene diverse novità.

Viene confermata la detassazione dei premi produttività al 5% e la soglia fino a 2 mila euro dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, fino a 1000 euro per tutti gli altri (si potranno utilizzare anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa).

Un altro traguardo che abbiamo raggiunto è la previsione in Legge di Bilancio della detassazione per il 2024 del lavoro notturno e degli straordinari dei soggetti che operano nel turismo: è una misura positiva e virtuosa che intende anche, in parte, far fronte alla carenza di personale, problema che ci è stato posto con forza dalle categorie.

Sappiamo infatti come evidenzierà sicuramente dopo il Consigliere del Ministro Santanchè – che ringrazio per la sua importante presenza stamane – che chi fa questo mestiere spesso lavora nel weekend o in orari non agevoli restando sempre a disposizione dei clienti.

Sono tutti primi passi che vanno nella giusta direzione. Ci rendiamo conto che al momento non ci sono le condizioni per raggiungere altri obiettivi che personalmente condivido come la detassazione degli aumenti salariali

 

Altra questione riguarda i dehors che hanno assunto una certa rilevanza durante l’emergenza pandemica e che, secondo me, si sono rivelati strumenti utili per chi opera nel settore della ristorazione.

Non a caso, nell’ambito dell’esame del Ddl Concorrenza, proprio qui in Senato, la maggioranza di Centrodestra ha proposto la proroga a fine 2024 dell’utilizzo dei dehors

Oggi in questa conferenza ascolteremo con attenzione anche la voce degli imprenditori alberghieri che rappresentano il motore vero del nostro turismo, con il loro ruolo chiave per promuovere l’accoglienza turistica in Italia e, in modo particolare, nelle Marche.

Sulle locazioni turistiche, mi limito a dire che è un tema che va regolato soprattutto per contrastare il fenomeno dell’abusivismo legato ai cosiddetti ‘affitti-lampo’ in appartamenti resi disponibili da privati, questo sia a tutela degli imprenditori che del turista-visitatore.

Al momento ci son regole diverse da Regione a Regione e dunque ci vuole uniformità, anche per costruire la migliore delle offerte turistiche in tutta Italia, da Nord a Sud.

Servono regole uniformi a livello nazionale, che sono assolutamente necessarie al fine di garantire legalità, trasparenza e leale concorrenza.

Il disegno di legge – come ha annunciato di recente il ministro del Turismo Daniela Santanchè – approderà in Parlamento proprio tra pochi giorni.  Il disegno di legge stabilisce una durata minima dei contratti di locazione turistica di due notti, identifica chiaramente l’attività imprenditoriale e introduce rigorosi requisiti igienico-sanitari e antincendio. Non si tratta di demonizzare la proprietà privata ma di porre regole condivise e per queste ragioni condivido lo strumento del disegno di legge che favorirà a mio avviso un confronto costruttivo in Parlamento.

Il turismo vive di lavoro stagionale, come ben sappiamo.

Sfatiamo un mito: basta puntare il dito contro le imprese, a volte accusate ingiustamente di creare lavoro povero.

Dobbiamo intervenire con urgenza, e su più livelli, per affrontare concretamente il problema del precariato.

Come maggioranza di Centrodestra abbiamo cominciato a farlo: abbiamo detassato, facendo rimanere in tasca 500 euro in più, i lavoratori del turismo dipendenti che lavorano nei notturni e nei festivi.

Questo è un primo segnale, è vero, non è una misura strutturale.

Oggi da qui, dalle vostre voci direttamente, possiamo avere una prima valutazione su questo strumento normativo.

Inoltre siamo intervenuti con una programmazione triennale dei flussi in quanto abbiamo bisogno di persone che vengano anche da altri Paesi a fare questo lavoro.

Detto questo io credo che le Marche in modo particolare – che è il cuore dell’Italia – abbiano tutte le carte in regola per vivere di turismo tutto l’anno. La vera sfida è proprio questa: destagionalizzare il turismo per stabilizzare i lavoratori.

Concludo con un altro tema: gli investimenti sulla riqualificazione energetica.

Proprio grazie all’impegno e al lavoro del ministro del Turismo, sono stati sbloccati 1 miliardo e 380 milioni di euro per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.

Sono risorse che consentiranno la riqualificazione delle strutture ricettive; gli interventi spaziano dalla riqualificazione energetica, a quella antisismica e rimozione delle barriere architettoniche, passando per restauro, risanamento, digitalizzazione, acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.

Una misura che prevedeva uno stanziamento di 180 milioni (risorse Pnrr) ma che, grazie all’importante lavoro del Ministero, è stato integrato con 600 milioni deliberati dal CIPESS concessi a Cassa depositi e prestiti ai quali si affiancano prestiti di altri 600 milioni erogati dal settore bancario a condizioni di mercato.

Stamane abbiamo presentato un’interessante ricerca del Centro studi di Confcommercio Marche elaborata anche su dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo della Camera di Commercio delle Marche.

Mi limito solo ad anticipare e a commentare un dato che è per me uno spunto di riflessione che vorrei condividere.

Mare, natura, enogastronomia e ricchezza del patrimonio artistico: su questi parametri le Marche “battono” la media nazionale.

Sono questi i punti di forza, secondo questa ricerca, del territorio marchigiano che spingono visitatore e turisti ad apprezzare le bellezze di questa regione.

Le Marche hanno le carte in regola per diventare la prima regione d’Italia a livello turistico, capitale dello slow tourism – un posto dove si sta bene, anche grazie ai suoi ritmi più lenti e alla qualità della vita che è sempre più un valore aggiunto per turisti e visitatori.

Non a caso la stragrande maggioranza delle persone, a prescindere dall’età, che visitano le Marche è alla ricerca di relax, qualità, enogastronomica e bellezze storico artistiche.

Questo studio è un input per noi legislatori. Ma per le istituzioni a tutti i livelli.

È un monito a fare di più per valorizzare il territorio marchigiano, che ha 1000 potenzialità da sfruttare e necessita – come sta già avvenendo con il Centrodestra al Governo – di maggiore attenzione per promuovere quegli investimenti infrastrutturali necessari per rilanciare la regione (penso per ultimo allo sblocco dei 3 milioni di euro per i voli da Falconara verso Roma Milano e Napoli, solo per fare un esempio).

Antonio

 

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