“E’ un fatto inquietante che merita l’assoluta condanna da parte di tutti. In questi drammatici momenti ci stringiamo con forza al medico aggredito, ai colleghi e ai familiari. La violenza non è mai giustificabile né quella verbale, né quella fisica”. Così il senatore UDC Antonio De Poli commentando l’aggressione di un medico, avvenuto stamane a Padova. “Vorrei esprimere solidarietà e vicinanza anche alla direzione dello IOV e dell’Azienda ospedaliera di Padova. Attendiamo ulteriori dettagli sul caso specifico avvenuto stamane. Più in generale, il problema della sicurezza dei sanitari va affrontato sul piano nazionale”, aggiunge De Poli che cita uno studio messo a punto dalla Sovrintendenza sanitaria centrale dell’INAIL, diffuso in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari: “Gli episodi di violenza sono al centro di numerose cronache giornalistiche. Il 40% degli interpellati, secondo questa ricerca, ha dichiarato di aver subito un’aggressione; mentre il 35% ha riferito di avere subito una minaccia. Sono circa 2.500 i casi di aggressione ogni anno a danno degli operatori sanitari italiani. Più di 12.000 quelli accertati dall’Inail tra il 2016 ed il 2020. Sono numeri che meritano una riflessione da parte delle istituzioni. La violenza in ambito sanitario, e in special modo nei Pronto soccorso, è un evento sentinella che richiede immediati interventi di protezione e prevenzione. Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza di chi tutela la nostra salute”.